Dal primo agosto 2017 al 31 gennaio 2018, ossia nei
primi sei mesi di piena attivita’ dei sistemi telematici nel processo
tributario, oltre un atto su quattro e’ stato presentato utilizzando le
procedura online.
In particolare, scrive Italia Oggi, su complessivi 745.603 atti, tra
ricorsi, appelli, controdeduzioni, memorie, 202.452 sono stati presentati
telematicamente alle Commissioni, il 27,15%. Il dato emerge dal Rapporto
sui depositi telematici degli atti e documenti nel contenzioso tributario
redatto dalla Direzione Giustizia tributaria del ministero dell’Economia e
delle Finanze.
E’ da tener presente che il processo tributario telematico e’ attivo (in
forma facoltativa) su tutto il territorio nazionale dal 15 luglio 2017, a
conclusione di una graduale estensione a livello regionale del processo
iniziato il primo dicembre 2015. Al 31 gennaio 2018 risultano registrati
sulla piattaforma informatica dedicata oltre 17.300 utenti privati
(cittadini e professionisti) a cui si aggiungono 7.000 dipendenti di enti
impositori e territoriali per un numero complessivo di 24.300 utenti. La
creazione del fascicolo processuale consente ai giudici, ai cittadini, ai
professionisti e agli enti impositori di consultare gli atti
autonomamente, dalle sedi di lavoro o da casa. La strada per
l’implementazione del processo tributario telematico, sottolinea il
ministero, e’ ormai tracciata. Il prossimo obiettivo e’ la sentenza
telematica che potrebbe diventare realta’ nel primo trimestre del 2019.
Analizzando i flussi si evidenzia che in tutte le Regioni l’utilizzo dei
sistemi telematici nel processo tributario aumenta gradualmente. Ma non
tutte le Regioni hanno gli stessi risultati. Nel semestre dal primo agosto
2017 al 31 gennaio 2018, i primi posti vanno al Friuli Venezia Giulia (con
il 43,6% di atti presentati telematicamente), all’Emilia Romagna (39,4%)
al Lazio (36,54%). Agli ultimi posti figurano la Sardegna (8,10%), la
Basilicata (10%), la Sicilia (12,94%). Nel complesso l’andamento e’
positivo. Anche l’aumento della dimensione massima consentita di ogni
singolo documento informatico a 10MB ha agevolato il deposito di atti di
peso informatico rilevante, evitando di dover suddividere gli atti in piu’
parti.
red/fch
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