Addio a Gianni Vattimo, padre del “pensiero debole” e della filosofia contemporanea.

Il filosofo italiano Gianni Vattimo è deceduto all’età di 87 anni. Era ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Rivoli, a Torino. Conosciuto come uno dei più noti filosofi italiani e un importante esponente della filosofia ermeneutica a livello mondiale, Vattimo ha teorizzato l’abbandono delle pretese di fondazione della metafisica e la relativizzazione di ogni prospettiva filosofica, diventando così il maestro del “pensiero debole”. Nato a Torino nel 1936, ha studiato filosofia all’Università di Torino, diventando allievo di Luigi Pareyson e condividendo un’amicizia e interessi con Umberto Eco. Ha poi conseguito una specializzazione all’Università di Heidelberg con Hans Georg Gadamer e Karl Löwith. Vattimo è stato docente e professore all’Università di Torino e ha insegnato come visiting professor negli Stati Uniti. È stato anche un intellettuale militante di spicco della sinistra, partecipando a diverse formazioni politiche e diventando parlamentare europeo. Durante la sua carriera ha pubblicato numerosi libri sul suo pensiero filosofico, tra cui “Il pensiero debole” e “La fine della modernità”. Ha anche scritto su diverse riviste e giornali. Vattimo è stato apertamente omosessuale e ha rivendicato la sua fede cattolica. La sua morte rappresenta una grande perdita per la comunità filosofica e intellettuale.
Italiano, che ha scritto un commosso post su Facebook per rendere omaggio alla vita e all’opera di questo grande pensatore. Il filosofo era famoso per le sue riflessioni sulla natura dell’esistenza umana e il significato della vita. La sua morte rappresenta una grande perdita per il mondo della filosofia, ma il suo lascito rimarrà vivo attraverso i suoi scritti e le sue idee che continueranno ad ispirare le generazioni future. Il mondo perde un grande pensatore, ma la sua eredità rimarrà immortale.
Addio a Gianni Vattimo, il filosofo teorico del “pensiero debole”
Gianni Vattimo, celebre filosofo italiano, è scomparso all’età di 84 anni. Conosciuto per il suo contributo al “pensiero debole”, Vattimo è stato un teorico che ha cercato di superare i concetti di verità e assolutezza nel campo della filosofia. Ha sostenuto che la realtà è sempre influenzata e interpretata dai nostri punti di vista soggettivi e che, quindi, la verità è sempre relativa. La sua morte rappresenta una grande perdita per il mondo della filosofia contemporanea.
—
Italian philosopher Gianni Vattimo has passed away at the age of 87. He was hospitalized in serious condition at the Rivoli Hospital in Turin. Simone Caminada, Vattimo’s 38-year-old assistant and partner for 14 years, announced the news on Facebook. Vattimo was known as one of Italy’s most prominent philosophers and a leading figure in hermeneutic philosophy worldwide. He was a translator and scholar of Martin Heidegger’s works and developed the concept of “weak thought.” Vattimo was born in Turin in 1936 and studied philosophy at the University of Turin, where he was a student of Luigi Pareyson, alongside his friend Umberto Eco. He specialized in hermeneutic philosophy and taught at the University of Turin from 1964 onwards. Vattimo was a prolific writer and was politically active, being a member of various left-wing parties and serving as a Member of the European Parliament for the Italy of Values party from 2009 to 2015. He was known for being openly gay and simultaneously embracing his Catholic faith. Vattimo’s numerous works include “The End of Modernity” (1989) and “Beyond Interpretation” (1994).
SO24