Bitzlato sospesa le transazioni di Bitcoin in seguito a un’agitazione legale
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Le autorità francesi stringono il cerchio intorno a Bitzlato
WASHINGTON – La piattaforma di criptovalute Bitzlato ha interrotto le transazioni di Bitcoin in seguito a un giro di vite delle autorità francesi, che ha comportato il sequestro dei beni degli utenti. I recenti problemi legali derivano da un’indagine che ha rivelato il ruolo della piattaforma nel riciclaggio di oltre 700 milioni di dollari legati ad attività illecite.
Il fondatore di Bitzlato arrestato
Il fondatore di Bitzlato, Anatoly Legkodymov, è stato arrestato con accuse legate al coinvolgimento della piattaforma in operazioni di riciclaggio di denaro. L’arresto, avvenuto tra il 17 e il 18 gennaio, ha portato Legkodymov ad accettare di chiudere Bitzlato e di confiscare beni per un valore di circa 23 milioni di dollari.
Le sfide legali di Bitzlato
Prima di questi sviluppi, Bitzlato aveva cercato di superare le sfide legali offrendo ai suoi utenti opzioni di prelievo limitate il 20 marzo e successivamente, il 14 settembre, la piattaforma ha aumentato il limite di prelievo. Tuttavia, queste misure sono state messe in ombra dalle importanti azioni legali intraprese contro la società.
Le indagini sulle attività di Bitzlato
Le indagini sulle attività di Bitzlato hanno rivelato che la piattaforma aveva elaborato transazioni provenienti da Hydra Market, un noto mercato darknet, e da entità coinvolte in schemi di ransomware. Il sequestro da parte delle autorità delle criptovalute di Bitzlato, compreso il suo hot wallet, ha segnato un duro colpo per le attività della piattaforma.
Conclusioni
Bitzlato si trova ora in una situazione difficile a causa dell’agitazione legale che ha colpito la piattaforma. Gli utenti e gli investitori saranno interessati a seguire gli sviluppi futuri e a capire come Bitzlato si riprenderà da questa situazione critica.
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