Le banche europee trainano al rialzo i principali listini del Vecchio Continente
Le banche europee sembrano non temere la prossima riunione della Fed e questo ha portato ad un’impennata dei principali listini del Vecchio Continente. In particolare, sono i conti della spagnola Bbva a contribuire in modo significativo a questo trend positivo, con un aumento del 6% che ha reso evidente la solidità del settore del credito. Questa performance ha influenzato anche il settore finanziario in generale, aumentandone l’appeal.
Nel frattempo, a Wall Street l’attenzione è concentrata sui conti di Microsoft e Alphabet, due dei protagonisti del recente rally dei tecnologici, grazie agli investimenti sull’intelligenza artificiale. I dati macro della zona euro mostrano una tenuta sopra le stime per il PIL di Italia e Francia, mentre quelli tedeschi rimangono negativi.
Questi segnali positivi sono stati confermati dagli esperti dell’FMI, che hanno rivisto al rialzo le stime sulla crescita mondiale, grazie al traino di USA e Cina.
In questo contesto, il Ftse Mib si è posizionato tra i migliori indici in Europa, con un guadagno in chiusura dell’1,3%. Ancora meglio ha fatto Madrid, e non a caso, entrambi gli indici hanno un peso specifico maggiore delle banche. A Piazza Affari, in particolare, Stellantis è stata tra le migliori (+3,8%), trainata dallo strappo di GM negli USA dopo la pubblicazione dei risultati. Anche gli istituti di credito hanno ottenuto importanti premi, con Intesa Sp (+3,4%) e Banco Bpm (+3,1%). Anche Generali (+0,2%) partirà già quest’anno con un buyback da 500 milioni. Al contrario, Saipem ha fatto registrare un tonfo del 12,7%, in seguito a un incidente su una delle sue navi al largo delle acque australiane. Pirelli, invece, ha chiuso in negativo (-0,7%) nel giorno dell’indagine antitrust dell’UE sui gruppi degli pneumatici.
Sul fronte dei cambi, l’euro ha registrato un rialzo, scambiando a 1,0840 dollari e a 160,24 yen. Il dollaro/yen si è posizionato a 147,81. Il gas ha registrato un aumento del 4,5%, arrivando a 29,4 euro al MWh, mentre il petrolio WTI di marzo ha raggiunto i 77,6 dollari (+1,1%) e il Brent i 82,9 dollari (+0,6%).
In conclusione, le banche europee stanno trainando al rialzo i principali listini del Vecchio Continente, mentre anche altri settori stanno contribuendo a consolidare il trend positivo, portando fiducia nel contesto economico internazionale.
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