Inflazione Ue salita al 2,9%, lusso a Milano in discesa

(II Sole 24 Ore Radiocor) – Le Borse europee hanno aperto la giornata con un andamento negativo, influenzate dal report sul lavoro degli Stati Uniti di dicembre, che sarà cruciale per le future decisioni della Federal Reserve. Inoltre, l’incremento lieve dell’inflazione registrato in Germania e Francia ha contribuito a creare un clima di incertezza nei mercati finanziari. Tuttavia, gli economisti ritengono che questo dato non modificherà significativamente le aspettative riguardo alle politiche monetarie delle banche centrali per l’anno in corso. Allo stesso tempo, sono attesi i dati sull’inflazione in Italia e nell’intera Eurozona, che potrebbero fornire ulteriori segnali sullo stato dell’economia europea.

Secondo le stime di Eurostat, l’inflazione nell’Eurozona è cresciuta a dicembre, con un tasso annuo del 2,9%. Le principali componenti dell’inflazione includono alimenti, alcol e tabacco, servizi, beni industriali non energetici e energia. Questi dati contribuiscono a creare un quadro complessivo dell’andamento dei prezzi nell’area euro e possono influenzare le decisioni delle istituzioni finanziarie.

Le stime preliminari di Istat indicano un rallentamento dell’inflazione in Italia a dicembre 2023, con un aumento dello 0,2% su base mensile e dello 0,6% su base annua. Questi dati riflettono una tendenza al rallentamento rispetto ai mesi precedenti, con l'”inflazione di fondo” che mostra una decelerazione significativa. Questo andamento dei prezzi potrebbe avere un impatto sulle prospettive economiche del paese.

Oltre all’influenza dell’inflazione sui mercati, gli investitori sono in attesa dei dati sulla disoccupazione negli Stati Uniti, in quanto possono fornire indicazioni preziose sullo stato del mercato del lavoro e influenzare le decisioni delle istituzioni finanziarie. Questo dato sarà importante anche per comprendere le prospettive economiche globali.