Criptovalute Beam, caratteristiche e prospettive • TAG24

Beam: la controversa privacy coin sotto la lente

Beam è una privacy coin, una valuta virtuale che si propone di garantire il massimo della riservatezza agli utenti, al punto da essere considerata pericolosamente vicina all’anonimato. Questa caratteristica ha portato molti scambi centralizzati a escludere Beam dalle loro offerte, per evitare problemi con le autorità di sorveglianza dei mercati finanziari. Vediamo quindi più da vicino questo progetto molto controverso.

Beam: di cosa si tratta?

Come già anticipato, Beam è una privacy coin il cui obiettivo è garantire transazioni sicure e riservate. Per raggiungere questo scopo, utilizza una combinazione di due protocolli blockchain orientati alla privacy: MimbleWimble e Lelantus. Grazie a questi protocolli, Beam è in grado di nascondere informazioni sensibili come gli indirizzi dei wallet e gli importi delle transazioni, senza compromettere l’efficienza del sistema. Inoltre, la blockchain adotta il meccanismo di consenso Proof-of-Work, sacrificando leggermente la decentralizzazione in favore della sicurezza.

Chi c’è dietro al progetto?

Il progetto Beam è stato lanciato da Alex Romanov e Alex Zaidelson nel 2018, con la fondazione di Beam Development Ltd. Successivamente, è stata lanciata la mainnet, suscitando notevoli discussioni a causa della sua propensione alla privacy estrema. Per supportare l’azienda, sono stati raccolti 5 milioni di dollari da investitori, tra cui spicca la società d’investimento giapponese Recruit Strategic Partners. In seguito, altri due milioni di dollari sono stati raccolti nel corso di un secondo round di finanziamento.

Le prospettive di Beam

Il futuro di Beam, come quello di tutte le criptovalute orientate alla privacy, è incerto, poiché tali soluzioni sono osteggiate dalle autorità di vigilanza e dalle agenzie che si occupano del contrasto al riciclaggio di denaro sporco e all’evasione fiscale. Il monitoraggio minaccioso da parte di queste autorità ha spinto molti exchange a escludere Beam dalle proprie contrattazioni, mettendo in dubbio la sua crescita futura.

In conclusione, Beam è una privacy coin ambiziosa ma controversa, che pone sfide significative nel contesto delle criptovalute e della regolamentazione finanziaria. Il suo futuro dipenderà dall’evoluzione del quadro normativo e dalla sua capacità di ottenere accettazione e supporto da parte degli attori del settore.

– Beam
– Privacy coin
– Lelantus


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