Europa in attesa della Fed Ftse Mib trainato da banche e Tim

La chiusura dei mercati europei si è mostrata in bilico, con gli operatori in attesa dell’esito della riunione della Fed che, stando alle aspettative, dovrebbe mantenere invariati i tassi di interesse nell’attuale range. Nel frattempo, il paniere principale di Piazza Affari, con gli acquisti di oggi, ha rotto al rialzo il trading range di circa 600 punti che ha intrappolato per oltre un mese e mezzo il listino italiano.

A Wall Street, la debolezza si è fatta sentire su tutti i principali indici, con l’indice S&P 500 in calo di quasi un punto percentuale, mentre il Nasdaq 100 ha ceduto l’1,4%.

Nel dettaglio, l’indice Euro Stoxx 50 ha chiuso con un calo dello 0,35%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha archiviato gli scambi con un progresso dello 0,4% a 30.744 punti. Il Dax tedesco ha registrato un calo del 0,4%, mentre il Cac40 francese è salito dello 0,27%. L’Ibex35 spagnolo è riuscito a chiudere in verde, con un aumento dell’0,36%.

Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp/Bund ha registrato un calo, con il rendimento del decennale italiano che si è attestato al 3,72% e quello del Bund al 2,16%, mentre i Treasury decennali Usa sono tornati sotto il 4%.

Il mercato valutario ha visto l’euro/dollaro rimanere in area a 1,08 e il dollaro/yen apprezzarsi a 146. Tra le materie prime, il petrolio Brent ha superato di nuovo gli 82 dollari al barile, mentre l’oro è tornato a 2.050 dollari l’oncia.

Nel contesto macroeconomico, si sono registrati dati contrastanti, con una contrazione dei dati manifatturieri cinesi per il quarto mese consecutivo, e un rallentamento dell’inflazione in Germania e in Francia, seguito da una accelerazione della crescita dei prezzi in Spagna. In Italia, il tasso di disoccupazione a dicembre è sceso al 7,2%, mentre negli Stati Uniti il report Adp ha mostrato un aumento inferiore alle attese dei nuovi impieghi nel settore privato.

La giornata è stata ricca di appuntamenti macro e di risultati trimestrali delle grandi aziende, con gli investitori che manifestano preoccupazione per l’aumento dei costi relativi agli investimenti in AI.

In conclusione, l’andamento dei mercati europei e statunitensi si è mostrato instabile, con gli operatori in attesa di sviluppi significativi sulla scena macroeconomica e aziendale.

– Chiusura a segni misti in Europa
– indice S&P 500 in calo di quasi un punto percentuale
– Euro Stoxx 50


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