Il Milan e l’abolizione del decreto crescita: una decisione triste per il calcio italiano
Le parole di Giorgio Furlani
Nel preludio alla sfida contro il Sassuolo, Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, ha espresso la sua preoccupazione riguardo all’abolizione del decreto crescita. Secondo Furlani, questa decisione ha reso il calcio italiano più povero e meno competitivo, privandolo della sua leadership in Europa. Ha ringraziato Abodi per aver cercato di affrontare questa difficoltà, ma ha sottolineato che non è andata bene. Queste parole riflettono la preoccupazione diffusa all’interno del mondo del calcio italiano riguardo alle conseguenze dell’abolizione del decreto crescita.
La difesa di Stefano Pioli
Furlani ha anche difeso il momento attuale del Milan e l’allenatore Stefano Pioli. Ha sottolineato che mettere in discussione Pioli sarebbe sbagliato e ha enfatizzato l’importanza di fornire a Pioli una rosa competitiva. Riguardo al mercato di gennaio, Furlani ha dichiarato che il Milan sarà pronto a cogliere eventuali opportunità e che è necessario gestire il problema che c’è in Italia a seguito dei cambiamenti legislativi repentini.
La necessità di regolamentazioni nel calcio italiano
Le parole di Furlani rimarcano la richiesta di regolamentazioni più chiare e stabili nel calcio italiano, al fine di renderlo più competitivo a livello europeo. Questa è una preoccupazione condivisa da molti altri amministratori delegati e presidenti di Serie A. Il cambiamento repentino nella normativa ha creato difficoltà che devono essere gestite per garantire il successo continuo del calcio italiano.
In conclusione, le dichiarazioni di Giorgio Furlani evidenziano la preoccupazione diffusa nel calcio italiano riguardo alle conseguenze dell’abolizione del decreto crescita e sottolineano la necessità di regolamentazioni più stabili per garantire la competitività del calcio italiano a livello europeo.
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