Imposta di bollo su criptovalute pagamento e sanzioni in caso di mancato versamento

**L’imposta di bollo sulle criptovalute in Italia: tutto quello che c’è da sapere**

Con l’introduzione della Legge di Bilancio 2023, è stata istituita l’imposta di bollo sulle criptovalute in Italia. Questa imposta, pari allo 0,2% del valore delle criptovalute detenute alla fine dell’anno, deve essere versata entro il 30 novembre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo di imposta. Questo significa che, ad esempio, l’imposta relativa al 2023 dovrà essere versata entro il 30 novembre 2024.

**Chi è tenuto al versamento dell’imposta di bollo sulle criptovalute?**

Tutti i soggetti residenti in Italia, anche se non hanno la residenza fiscale in Italia, che detengono criptoattività sono tenuti al versamento di questa imposta.

**Come si calcola l’imposta di bollo sulle criptovalute?**

L’imposta si calcola moltiplicando il valore delle criptovalute detenute alla fine dell’anno per l’aliquota dello 0,2%. Ad esempio, se un contribuente detiene alla fine del 2023 criptovalute per un valore di 10.000 euro, l’imposta di bollo dovuta sarà pari a 20 euro (10.000 x 0,002).

**Modalità di versamento dell’imposta di bollo**

L’imposta di bollo può essere versata tramite modello F24 utilizzando il codice tributo 1727, tramite contrassegno telematico disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, oppure tramite versamento virtuale effettuato da vari enti e istituzioni finanziarie.

**Sanzioni in caso di mancato versamento dell’imposta di bollo**

In caso di mancato versamento dell’imposta di bollo, si applica una sanzione amministrativa pari al 30% dell’imposta dovuta, con un minimo di 200 euro.

In conclusione, l’imposta di bollo sulle criptovalute è un obbligo fiscale che riguarda tutti i soggetti residenti in Italia che detengono criptoattività. È importante rispettare i termini di versamento e conoscere le modalità previste per evitare sanzioni.

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FIGN