Con la circolare n. 28 del 2.2.2024, l’INPS ha fornito chiarimenti sulle disposizioni applicative dell’Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Moldova in materia di sicurezza sociale, entrato in vigore il 1° dicembre 2023.
L’Accordo disciplina la presentazione delle domande di pensione in regime nazionale presso l’Istituto e la Cassa Nazionale delle Assicurazioni Sociali (CNAS), istituzione moldava competente. Nonostante non preveda la totalizzazione dei periodi assicurativi ai fini pensionistici, l’Accordo regola i rapporti tra i due Paesi in materia di esportabilità delle pensioni e delle rendite per infortunio e malattia professionale.
L’Accordo concede l’esportabilità di alcune prestazioni moldave ai lavoratori che risiedono in Italia, non previste dalla legislazione nazionale della Repubblica di Moldova. In particolare, sono esportabili la pensione per limite d’età, la pensione di disabilità causata da una malattia generale, la pensione e l’indennità di disabilità causata da un infortunio sul lavoro o malattia professionale e la pensione ai superstiti.
Tuttavia, restano inesportabili in Italia le pensioni speciali, le pensioni anticipate per limite di età e gli assegni sociali. L’INPS conferma che sono esportabili tutte le pensioni, dirette ed indirette, anche di invalidità maturate sia nella gestione privata che nella gestione pubblica, oltre alle rendite e altre prestazioni in denaro dovute per infortunio sul lavoro o malattia professionale gestite dall’INAIL.
Inoltre, l’Accordo non prevede la totalizzazione dei periodi assicurativi ai fini pensionistici, quindi continua a trovare applicazione l’articolo 22 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, che dispone che, in caso di rimpatrio, il lavoratore extracomunitario può conseguire la pensione di vecchiaia al raggiungimento del requisito anagrafico richiesto per tale trattamento pensionistico, anche in deroga al requisito minimo di 20 anni di contribuzione.
Le circolari dell’INPS del 2003 e del 2012 forniscono ulteriori dettagli su queste disposizioni riguardanti i lavoratori extracomunitari rimpatriati.
In conclusione, l’Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Moldova in materia di sicurezza sociale rappresenta un importante passo per regolare i rapporti tra i due Paesi e garantire la protezione sociale dei lavoratori che risiedono e lavorano nei rispettivi territori.
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