La liquidità trionfa nel 2023, Borse e titoli di Stato battuti

Record di investimenti in cash nel 2023

Gli investitori globali hanno investito in cash una somma record e superiore agli 1,3 trilioni di dollari nel 2023, secondo un report degli analisti Bank of America (BofA), che definiscono la liquidità come il “big flow winner” dell’anno.

Afflussi in Titoli di Stato e altre forme di investimenti

Da inizio anno, fino al 20 dicembre, c’è stato un record di afflussi per 177 miliardi di dollari in Titoli di Stato. Scendendo in classifica, si registrano afflussi per 162 miliardi di dollari per obbligazioni IG, 152 miliardi di dollari per azioni globali. Da inizio anno ci sono stati invece deflussi per 37 miliardi di dollari dal debito dei mercati emergenti e 17 miliardi di dollari dalle commodities.

La situazione degli investimenti in Italia

Secondo il recente rapporto Acri-Ipsos, la percentuale di italiani che decide di investire una parte dei propri risparmi è salita al 36%, in aumento rispetto al 34% dell’anno precedente. Tuttavia, nonostante questi progressi, rimane significativo il numero di coloro che preferiscono tenere i loro fondi in un conto corrente, rappresentando il 62% della popolazione, invariato rispetto al 63% del 2022 e al 61% del 2021.

Preferenze degli italiani per tipi di investimenti e risparmi

Tra coloro che decidono di investire, prevale un atteggiamento prudente nei confronti del rischio, con la percentuale di risparmiatori che opta per strumenti più sicuri che passa dal 23% al 38%. La scelta di dove allocare i propri fondi è influenzata principalmente dalla valutazione della rischiosità dell’investimento (28%) e dalla solidità del soggetto proponente (21%).

La preferenza per prodotti come i titoli di Stato ha comportato una diminuzione della liquidità e degli strumenti più rischiosi: la quota di denaro liquido passa dal 35% al 26%, mentre il capitale di rischio scende dal 10% al 7% rispetto all’anno precedente.

Attitudine al risparmio degli italiani

Nonostante l’aumento dell’inflazione, l’indagine mostra una maggiore propensione al risparmio, probabilmente influenzata anche dalla riduzione della disoccupazione. Il 48% del campione è riuscito a mettere da parte una somma, in aumento rispetto al 43% del 2022.

Un terzo degli intervistati ritiene, però, che mettere da parte risorse oggi implichi rinunce. Tuttavia, cresce il numero di coloro che riescono a risparmiare con meno ansia e sacrifici (53% contro 49%), mentre diminuisce la percentuale di coloro che si sentono insicuri quando non riescono ad accumulare risparmi (34% contro 37%).

Grazie anche alla pandemia, molti italiani hanno accumulato risparmi che consentono loro di affrontare spese impreviste con una certa tranquillità. Il 77% delle famiglie può sostenere uscite non programmate fino a mille euro (rispetto al 75% nel 2022), ma questa capacità diminuisce al 36% (dal 39% dell’anno precedente) quando si tratta di importi pari a 10mila euro.

– Titoli di Stato
– Obbligazioni IG
– Azioni globali


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