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Il successo dell’economia Usa e la sfida di Biden c’è una ragione

La sfida di Biden per ottenere un secondo mandato

Ce la farà Biden a ottenere il secondo mandato? Molto dipenderà dall’economia, o meglio da come le condizioni economiche saranno percepite dai cittadini americani. Una distinzione che rischia di fare la differenza.

‘‘It’s the economy, stupid’’, questo fu uno degli slogan vincenti della campagna elettorale di Bill Clinton nel 1992, allorché riuscì a sopravanzare George Bush, che vantava ben il 90% del consenso tra i cittadini dopo il conflitto in Iraq. Bush si era ‘‘dimenticato’’ dell’economia che andò in recessione e questo determinò il calo dei consensi che segnò il destino delle elezioni.

La performance economica di Biden

La storia sembra ripetersi adesso con Biden dietro nei sondaggi, solo il 36% degli americani approvano la sua gestione dell’economia. C’è un dato ancora più eclatante, il Consumer sentiment dell’Università del Michigan, l’indicatore di riferimento circa il grado di fiducia degli americani, ha toccato il suo minimo storico da quando viene misurato (1950) nel giugno 2022 per poi mostrare segnali contrastanti nell’ultimo anno sempre su livelli molto bassi, simili a quelli osservati durante la crisi del 2008 quando la disoccupazione era al 10%.

A ben guardare, Biden non si è affatto scordato dell’economia e la stessa non mostra una performance negativa: la disoccupazione è stabile su livelli storicamente bassi sotto il 4%, l’economia nel 2023 è cresciuta in modo molto robusto (+4,9% nel terzo trimestre) tornando sui livelli pre-covid molto prima che nei paesi europei. L’inflazione è stata domata con una cura da cavallo di rialzi dei tassi di interesse senza causare una recessione, la borsa americana chiude il 2023 con +26%. Tutti dati che in Europa ci sognamo ad occhi aperti.

La strategia di Biden e le sfide

Questo è il frutto di una ambiziosa agenda che prende il nome di Bidenomics centrata su tre pilastri: investimenti pubblici nelle infrastrutture e nell’industria, rafforzamento dei redditi dei lavoratori, promozione della concorrenza per coltivare il sogno americano. Siamo di fronte ad un’agenda incentrata su un ruolo attivo del pubblico che è andata ben oltre quello delle precedenti amministrazioni e che tutte le forze progressiste europee sognerebbero di mettere in campo solo avessero margini di bilancio e visione. In modo più marcato rispetto alle precedenti amministrazioni, Biden ha rivolto la sua attenzione ai bisogni delle persone e ad una strategia inclusiva rivolta all’allargamento e al rafforzamento della classe media.

Le ombre in tema di economia

Non ci sono solo luci, ci sono anche ombre in tema di economia. In concomitanza con il discorso con cui Biden ha lanciato la sua campagna elettorale, tutta centrata sui pericoli per la democrazia derivanti da una eventuale rielezione di Trump, costui ha risposto scegliendo proprio il tema dell’economia. In un post su X molto efficace ha battuto su quattro tasti: aumento del prezzo della benzina, diminuzione del reddito, aumento dei tassi per i mutui, diminuzione delle pensioni.

La presentazione dei dati può essere oggetto di manipolazioni, ma il post nasconde comunque elementi di verità: l’inflazione è ancora su livelli storicamente elevati, i tassi per i mutui immobiliari lo sono altrettanto, la fine di alcune forme di sussidio per il covid ha portato ad un aumento della diseguaglianza a valle degli interventi fiscali.

Il verdetto delle elezioni

Questi dati ci tratteggiano un quadro che può aiutarci a comprendere le difficoltà di Biden. Una difficoltà che non può essere semplicemente attribuita a una campagna elettorale non efficace. C’è uno iato tra performance dell’economia e effettive condizioni economiche delle persone e la loro percezione delle stesse.

La ragione ultima deve essere in primo luogo ricondotta all’eccezionalità degli eventi occorsi durante il mandato di Biden: pandemia, guerra in Ucraina e a Gaza, ridefinizione della catena logistica dell’apparato produttivo, shock energetico. Uno scenario eccezionale che ha portato i cittadini americani a ricercare maggiormente la protezione del pubblico dando per scontate molte delle azioni intraprese da Biden in tema di economia.

Conclusioni

Dobbiamo prenderne atto, l’economia entrerà nelle elezioni americane in questo modo, sarà facile veicolare il messaggio da parte di Trump, starà a Biden far valere le sue ragioni e ciò che ha fatto sperando in un aiuto da parte della Federal Reserves che ha già annunciato tre tagli dei tassi nel 2024.

– Consumer sentiment dell’Università del Michigan
– Bidenomics
– Performance dell’economia


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