NASpI 2024 costi licenziamento | Confcommercio

Il ticket di licenziamento: cos’è e come funziona
Il ticket di licenziamento è un contributo obbligatorio che il datore di lavoro deve versare in caso di interruzione involontaria del rapporto di lavoro da parte del dipendente. Questo contributo conferisce al lavoratore il diritto potenziale all’indennità di disoccupazione NASpI, ovvero la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego.
Per l’anno 2024, il ticket di licenziamento è pari a 635,67,10 euro per ogni anno di lavoro effettuato, fino ad un massimo di 3 anni. Nel caso in cui il rapporto di lavoro abbia una durata pari o superiore a 36 mesi, il contributo ammonta a 1916,01 euro.
Il calcolo del contributo avviene in proporzione ai mesi di anzianità aziendale, considerando i periodi superiori a 15 giorni come mese intero, e senza fare distinzioni tra lavoro a tempo pieno e part-time. La quota minima è pari a 52,97 euro.
La NASpI è un’indennità mensile di disoccupazione che sostituisce le precedenti prestazioni di disoccupazione ASpI e MiniASpI, ed è prevista per i casi di disoccupazione involontaria a partire dal 1° maggio 2015. L’erogazione della NASpI avviene su domanda dell’interessato.
Per poter accedere alla NASpI, è necessario aver versato contributi contro la disoccupazione per almeno 13 settimane nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.
In conclusione, il ticket di licenziamento è una misura di protezione per i lavoratori che si trovano nella situazione di disoccupazione involontaria, garantendo loro un sostegno economico in attesa di trovare un nuovo impiego. Grazie alla NASpI, il lavoratore può contare su un’indennità mensile che gli permette di far fronte alle spese quotidiane, rendendo la transizione verso un nuovo lavoro più agevole.
– Ticket di licenziamento
– Indennità di disoccupazione NASpI
– Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego NASpI
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