Il maxi raggiro di Nicholas Coppola: come è nato e i suoi presunti complici
Il caso che ha coinvolto Nicholas Coppola, sedicente esperto in criptovalute, fondi ed altri strumenti finanziari, ha scosso l’opinione pubblica e sollevato molte domande su come sia possibile cadere vittima di truffe online. Ma come è nato tutto questo e chi sono i presunti complici di Coppola?
Partiamo dall’inizio: Coppola è diventato famoso sui principali social network, in cui promuoveva la sua attività, promettendo guadagni mirabolanti, sicuri e garantiti. La sua presunta abilità nel campo delle criptovalute lo ha reso famoso, con una vita “dorata” tra lusso, alberghi da sogno, auto fiammanti e viaggi in tutto il mondo. Tutto sembrava perfetto, fino a quando le denunce delle presunte vittime lo hanno portato agli arresti domiciliari.
Le querele dei presunti truffati hanno portato a galla la verità su questo presunto “mago” delle criptovalute. Molti di loro si sono rivolti all’avvocato Matteo Moschini di Treviso per sporgere denuncia contro Coppola, tra cui una coppia veronese che ha perso oltre 70 mila euro in pochi mesi. Anche per loro, tutto è iniziato dalle promesse online di Coppola, dalle quali sarebbe emerso che deteneva 112 Bitcoin per un controvalore pari a circa 6 milioni di euro.
Non solo Coppola, ma anche altri presunti complici sono stati individuati dalle vittime, che li accusano di aver depredato i loro risparmi. La tesi delle vittime è che quello messo in piedi da Coppola e collaboratori sia semplicemente uno schema Ponzi, in cui le criptovalute vengono usate come specchietto per le allodole: nessun arbitraggio, nessun investimento, solo raccolta di denaro usato per ripagare parzialmente i nuovi investitori.
Si parla addirittura di decine, forse centinaia di altri soggetti, indotti ad effettuare gli investimenti per svariati milioni di euro. Secondo le vittime, né Coppola né i suoi presunti collaboratori risultano iscritti in alcun registro, italiano o estero, che li autorizzi a svolgere qualsivoglia attività legata all’offerta, promozione, sollecitazione, gestione di servizi di investimento, trading, scambio di valute virtuali o digitali.
Tutti i contratti fatti sottoscrivere ai denuncianti sono artefatti e materialmente falsi; del pari false e/o inesistenti appaiono le società con cui Coppola e collaboratori millantavano rapporti. Parrebbe trattarsi di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie sterminata di truffe poste in essere attraverso attività esercitate abusivamente e atti/documenti falsi ai danni di soggetti particolarmente vulnerabili e privi della benché minima conoscenza ed esperienza in ambito economico-finanziario.
In conclusione, il presunto maxi raggiro di Coppola e collaboratori è nato e alimentato online, sollevando importanti questioni sulla sicurezza delle transazioni finanziarie su internet.
– Nicholas Coppola
– Esperto in criptovalute
– Esercizio abusivo della professione di promoter finanziario
Film e serie TV Gratis con Amazon Prime
FIGN