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Stefano Buono, il torinese scelto da Macron per il nucleare.

Stefano Buono: l’imprenditore-scienziato che ha conquistato Davos

L’imprenditore-scienziato italiano Stefano Buono ha recentemente fatto parlare di sé a Davos, durante il Forum Economico Mondiale. Le notizie riportate dal Corriere della Sera su un possibile ingresso di Parigi nel capitale della sua startup, Newcleo, hanno generato grande interesse e speculazioni sul futuro della società. Ma chi è Stefano Buono e qual è la sua storia?

Da scienziato a imprenditore

Nato ad Avellino nel 1996, Buono ha una formazione tutta torinese, dal liceo alla laurea in fisica. Ha lavorato a lungo al CERN, sotto la guida del premio Nobel Carlo Rubbia. Nel 2002 ha fondato Advanced Accelerator Applications (AAA), una società radiofarmaceutica che sviluppa prodotti diagnostici e terapeutici, poi quotata al Nasdaq. Nel 2018, ha venduto la società per quasi 4 miliardi di dollari al colosso farmaceutico Novartis, diventando così un “cervello di ritorno” in Italia.

Newcleo: La sfida del nucleare pulito

Dopo il successo di AAA, Buono ha creato Newcleo, una startup che si pone l’ardua sfida di rilanciare il nucleare in Italia, un paese che lo ha abolito 40 anni fa. La società si occupa di tecnologie di nucleare pulito e di quarta generazione e ha sede a Londra con il cuore a Torino, dove lavorano centinaia di ricercatori. In meno di quattro anni, Newcleo è passata da startup a multinazionale, con un’ambiziosa raccolta di fondi e collaborazioni con governi stranieri, come quello francese.

Il futuro di Newcleo e il possibile ingresso francese

Attualmente, l’attenzione è focalizzata sul possibile ingresso del governo francese nel capitale di Newcleo. Stefano Buono ha dichiarato che lo Stato francese potrebbe acquisire una piccola partecipazione, ma che la ricerca e lo sviluppo rimarranno a Torino e in Italia. Tuttavia, se Parigi diventasse un investitore principale, potrebbe cambiare l’equilibrio della società e delle sue attività.

Il ruolo di Stefano Buono a Torino

In Italia, Buono è stato chiamato a replicare il suo modello di successo a Torino, dove è stato coinvolto in progetti di sostegno all’innovazione e allo sviluppo economico della città. La sua capacità di attrarre risorse e capitali ha fatto sì che anche le famiglie piemontesi siano diventate investitori di Newcleo.

Insomma, il “ciclone Buono” ha conquistato sia il mondo dell’imprenditoria che quello scientifico, dimostrando che ricerca e imprenditoria possono andare di pari passo per portare innovazione e sviluppo. Il destino di Newcleo e il suo rapporto con il governo francese saranno interessanti da seguire nei prossimi mesi, ma una cosa è certa: Stefano Buono è destinato a lasciare il segno nell’ambito dell’innovazione e della tecnologia.

Fonte: articolo originale su ‘Il Sole 24 Ore’

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– Stefano Buono parla a Davos
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