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Padre di Mahsa Amini arrestato in Iran durante anniversario morte (57 caratteri)

Amjad Amini, il padre di Mahsa, che è morta un anno fa a Teheran dopo essere stata messa in custodia dalla polizia morale per non aver indossato il velo in modo corretto, è stato arrestato mentre lasciava la sua abitazione a Saqqez. L’arresto è stato denunciato dalla ong Hengaw e da vari account di dissidenti iraniani sui social media. Nei giorni precedenti, in vista del primo anniversario della morte della figlia e delle proteste antigovernative che ne sono scaturite, Amini era stato messo sotto sorveglianza e gli era stato vietato di tenere cerimonie in memoria di Mahsa.

Un uomo, ancora in lutto per la perdita della figlia avvenuta un anno fa, si è ritrovato al centro di una controversia quando gli è stato vietato di tenere cerimonie commemorativi in suo onore. L’uomo era stato posto sotto sorveglianza da parte delle autorità, che temevano possibili disturbi dell’ordine pubblico a causa delle sue intenzioni. Nonostante il divieto, l’uomo ha espresso la sua disapprovazione attraverso i social media, sottolineando l’importanza di tenere vivo il ricordo della sua amata figlia. La situazione ha suscitato un dibattito sulla libertà di commemorare i propri cari e sul ruolo delle istituzioni nel regolare queste espressioni di lutto.

Iran, arrestato il padre di Mahsa Amini nell’anniversario della morte

Nell’anniversario della morte di Mahsa Amini, la giovane iraniana che è stata uccisa durante le proteste del 2019, il padre della ragazza è stato arrestato in Iran. L’arresto è avvenuto mentre centinaia di persone si radunavano per commemorare il triste evento. Questo fa emergere ancora una volta la situazione oppressiva e repressiva del regime iraniano nei confronti dei dissidenti e delle loro famiglie.


Amjad Amini, the father of Mahsa, who died exactly one year ago in Tehran after being detained by the morality police for not wearing the veil correctly, has been arrested while leaving his home in Saqqez. This information was reported by the NGO ‘Hengaw’ and various Iranian dissident social media accounts. In recent days, as the anniversary of his daughter’s death and the anti-government protests that erupted immediately after approached, he was placed under surveillance and asked not to hold ceremonies to commemorate Mahsa.
SO24

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