La volatilità dei mercati è alimentata dal petrolio in evidenza

Il prezzo del petrolio è aumentato a causa della diminuzione dell’offerta globale e l’Agenzia Internazionale per l’Energia ha messo in guardia sui rischi di una stretta significativa del mercato. Si prevede un deficit di 3,3 milioni di barili al giorno tra produzione e consumo mondiale entro la fine dell’anno. Il prezzo del petrolio Brent è di circa 94 dollari USA, mentre il WTI è vicino ai 91 dollari USA. Anche il gas naturale sta subendo pressioni, con proteste in Australia che hanno un impatto negativo sulla produzione mondiale di GNL. I lavori di manutenzione in Norvegia stanno aumentando ulteriormente i prezzi del gas naturale in Europa. Nel settore dei metalli, il rame è salito grazie ai dati economici positivi della Cina. L’oro ha chiuso la settimana in rialzo nonostante l’aumento dei rendimenti obbligazionari. Nei prodotti agricoli, i prezzi dei cereali sono stabili a Chicago, con un aumento delle stime sulla produzione del mais compensato dalla diminuzione delle rese.
Panoramica sulle materie prime: il petrolio manda in fibrillazione i mercati
FIMA