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Parigi elimina key box per affitti brevi perché ai Giochi. Ultimo scontro contro…

Il divieto delle key box a Parigi: una mossa contro gli affitti brevi turistici

La città di Parigi sta valutando l’introduzione di un divieto per le key box, le cassette per le chiavi sempre più utilizzate nell’affitto breve turistico. Questa decisione è emersa in vista delle Olimpiadi e sarà discussa dal Consiglio della Ville Lumière il prossimo mese.

Una mossa per contrastare la degenerazione del fenomeno case-vacanza

Il divieto proposto riguarderebbe la presenza e l’installazione delle key box negli spazi pubblici, consentendo solo l’installazione nelle proprietà private con il consenso unanime dei proprietari. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio, in cui anche altre città francesi, come Nizza, Lille e Annecy, hanno già adottato misure simili.

Se approvata, questa decisione mira a contrastare l’effetto negativo sul paesaggio urbano e a regolare gli affitti illegali, limitando l’anonimato di gestione che le key box offrono.

Controversie e riflessioni

L’iniziativa ha generato pareri contrastanti. In alcuni casi, si sostiene che limitare le key box non rappresenti una soluzione efficace al problema degli affitti brevi turistici e che possa spingere le persone a trovare alternative. Altri, invece, credono che possa portare un minimo di ordine e controllo nell’ambito degli affitti brevi, contribuendo al benessere delle comunità locali.

Indipendentemente dalle opinioni contrastanti, questa proposta evidenzia il dibattito in corso sulle modalità di regolamentazione degli affitti brevi turistici, soprattutto in città artistiche e attrattive come Parigi. La decisione finale del Consiglio della Ville Lumière avrà ripercussioni significative sul fenomeno degli affitti brevi e sul panorama urbano di Parigi.

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