Andare in pensione anticipata a 64 anni senza perdere nulla sull’importo della pensione è possibile grazie al “computo” della Gestione Separata dell’Inps. Ma di cosa si tratta esattamente e quali sono i requisiti per poter beneficiare di questa possibilità?
La Gestione Separata è il fondo in cui versano i contributi i lavoratori autonomi con partita IVA, i liberi professionisti e altri soggetti che non rientrano in una specifica cassa previdenziale di categoria. Grazie al computo, è possibile richiedere la pensione anticipata a 64 anni anziché dover attendere i 67 anni, come previsto dalla legge Fornero. I requisiti sono molto specifici, ma uno rimane sempre lo stesso: aver versato almeno 20 anni di contributi pensionistici e assistenziali.
Tuttavia, se gli anni contributivi nella Gestione Separata non sono sufficienti per andare in pensione, è possibile avvalersi del computo, ovvero dello “spostamento” di altri contributi già versati in casse previdenziali diverse. In altre parole, è possibile far confluire tutti questi contributi in una sola cassa previdenziale, cioè la Gestione Separata, per accumulare gli anni contributivi necessari a richiedere il pensionamento anticipato.
Tuttavia, solo alcuni soggetti possono richiedere il computo e devono rispettare determinati requisiti, come aver versato contributi prima dell’1 gennaio 1996, essere iscritti alla Gestione Separata, avere accumulato almeno 5 anni di contributi al primo gennaio 1996, e avere accumulato almeno 15 anni di contributi complessivamente.
Infine, per poter richiedere il computo è necessario aver maturato una pensione di una certa cifra mensile. L’importo dell’assegno deve essere almeno tre volte il valore dell’assegno sociale, o 2,8 volte il valore dell’assegno sociale per le donne lavoratrici con un figlio e 2,6 volte per le lavoratrici con almeno 2 figli.
In conclusione, il computo della Gestione Separata dell’Inps offre la possibilità di andare in pensione anticipata a 64 anni senza perdere nulla sull’importo della pensione, permettendo ai lavoratori contributivi puri di accedere al pensionamento prima dell’età prevista dalla legge, purché siano in grado di soddisfare i requisiti richiesti.
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