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Pensione con extra 2024 frequenza e quantità richieste

Supplemento di pensione: aumentare l’assegno dopo il collocamento in quiescenza

Il supplemento di pensione è lo strumento utile ad aumentare l’importo dell’assegno percepito da chi dopo il collocamento in quiescenza continua o riprende a lavorare. Non solo, infatti, pensione e reddito da lavoro sono cumulabili tra loro (eccetto alcuni casi eccezionali come per Quota 103), ma continuando a lavorare si versano ulteriori contributi che ne incrementano il valore.

Tuttavia, il supplemento va richiesto dall’interessato una volta trascorso un certo termine dalla liquidazione dell’assegno. Non è automatico, quindi, e bisogna rispettare delle scadenze tra l’una e l’altra richiesta di aumento.

Perché è importante

Come è noto, sono i contributi previdenziali – specialmente adesso che è in vigore il sistema di calcolo contributivo – a determinare l’importo dell’assegno. Quindi, chi continua a lavorare dopo il collocamento a riposo ha tutto l’interesse nel farsi riconoscere anche i contributi versati successivamente, così che l’importo dell’assegno ne possa beneficiare. Il supplemento della pensione è importante proprio per questo: per far sì che anche i contributi versati dopo la liquidazione della pensione non vadano persi.

Requisiti

La possibilità di richiedere il supplemento è riconosciuta ai titolari di pensione principale, supplementare o di assegno ordinario d’invalidità che continuando a lavorare sono iscritti a:

  • l’Assicurazione Generale Obbligatoria sia come lavoratori autonomi che come dipendenti
  • Gestione dei lavoratori spettacolo e sport (ex Enpals)

Il supplemento spetta anche a coloro che sono stati collocati in quiescenza beneficiando dell’istituto del cumulo di contributi. Questi possono richiedere il supplemento anche per i contributi versati successivamente alla decorrenza dell’assegno in una delle gestioni interessate dal cumulo.

Quando si può richiedere

Ci sono delle tempistiche ben precise per la richiesta del supplemento. Può essere richiesto più volte ma rispettando un certo termine.

Nel dettaglio è previsto un termine ordinario e uno breve, del quale però si può beneficiare una sola volta.

Supplemento di pensione: di quanto aumenta l’importo?

Per il calcolo dell’importo del supplemento si tiene conto del periodo in cui sono stati versati gli anni di contributi successivi al pensionamento. È importante sottolineare che l’importo potrebbe essere assorbito dall’integrazione al trattamento minimo laddove percepito. In tal caso, l’importo dell’assegno pensionistico potrebbe restare invariato, oppure potrebbe esserci un assorbimento parziale con cui al pensionato è corrisposta l’eccedenza.

Che succede se il pensionato muore?

Come spiega l’Inps, tutti i contributi relativi a periodi successivi alla decorrenza della pensione vengono considerati d’ufficio ai fini della misura della pensione di reversibilità. I contributi versati dopo la decorrenza della pensione, quindi, non andranno persi ma ne “gioveranno” i familiari superstiti.

Come richiedere il supplemento

Il supplemento di pensione, per il lavoratore che continua a lavorare anche dopo la decorrenza della pensione, deve essere esplicitamente richiesto. Non è, infatti, cura dell’Inps liquidarlo poiché si tratta di una domanda che può essere presentata solo ogni 5 anni (con la possibilità, ma solo in un’occasione, di farlo dopo 2 anni).

La domanda di supplemento deve essere presentata all’Inps tramite uno dei canali telematici previsti. Ad esempio, online cliccando qui, o in alternativa al numero verde. Ci si può anche rivolgere agli enti di patronato o altri intermediari dell’Istituto.

– Supplemento di pensione
– Aumentare l’importo
– Quando si può chiedere il supplemento nel 2024


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