L’INPS può sospendere le pensioni e pretendere la restituzione del denaro ricevuto in particolari circostanze. In seguito a due casi di cittadini andati in pensione con Quota 100, l’INPS ha reso chiare alcune norme riguardanti i redditi compatibili e cumulabili mentre si è in pensione, soprattutto per chi si è ritirato attraverso le quote 100, 102 e 103.
La pensione è un diritto irrinunciabile per molti lavoratori che dopo tanti anni di lavoro meritano una ricompensa. Tuttavia, accedere alla pensione richiede il rispetto di determinati requisiti e ci sono certi elementi che possono essere incompatibili con la pensione. È importante conoscere bene le norme per evitare problemi.
Recentemente, due cittadini sono stati colpiti dalla decisione dell’INPS di sospendere le loro pensioni e di chiedere la restituzione delle mensilità già percepite. Queste situazioni hanno generato preoccupazione e confusione, portando così l’INPS a fare chiarezza sulle regole dei redditi compatibili e cumulabili mentre si è in pensione con le quote 100, 102 e 103.
Secondo l’INPS, la legge italiana stabilisce casi di incumulabilità tra le pensioni e i redditi di lavoro. Per le quote 100, 102 e 103, è prevista la non cumulabilità con i redditi provenienti sia da lavoro dipendente che autonomo. In caso di mancato rispetto del regime di non cumulabilità, l’INPS è tenuta a sospendere la pensione e recuperare le mensilità pagate indebitamente.
L’unico caso in cui è possibile continuare a lavorare mentre si è in pensione è tramite la prestazione occasionale, purché i ricavi non superino i 5000 euro lordi all’anno e purché non sia una collaborazione regolare.
È fondamentale quindi prestare attenzione e rispettare le regole stabilite dall’INPS per evitare la sospensione della pensione e il recupero delle mensilità già percepite. Conoscere i propri diritti e doveri in materia di pensione è essenziale per evitare complicazioni e problemi con l’ente previdenziale.
– Pensione
– INPS
– Requisiti
Film e serie TV Gratis con Amazon Prime
FIGN