Pensioni futuro incerto per le nuove generazioni

Il labirinto delle pensioni in Italia
Ormai da più di un decennio e oltre in Italia non si fa altro che parlare di pensioni. La legge Fornero, tra chi vuole abolirla (almeno a parole) e chi ampliarla, Quota103, il sistema retributivo, il sistema contributivo. Da un lato non ci sarebbe nemmeno nulla di strano, visto che siamo uno dei Paesi più vecchi d’Europa. Eppure è sempre più probabile che alla fine quelli che dovranno lavorare fino a vecchiaia inoltrata sono i giovani di oggi, per questo nel dibattito pubblico si è arrivati addirittura a parlare di furto intergenerazionale.
Pensioni in Italia: Navigare nel labirinto pensionistico
Il problema è che non sempre sono chiari i meccanismi che reggono la struttura pensionistica italiana e spesso si fa gran confusione. L’attuale Governo nella prossima legge di bilancio andrà a toccare anche questo tema, ma è sempre più difficile capire quali sono le ripercussioni per chi la pensione forse non la vedrà mai. Bisogna allora consultare chi questa materia la mastica, come il dottor Giovanni Calvellini, professore di Diritto del lavoro all’Università degli studi di Siena.
Il Labirinto Pensionistico e i Meccanismi di Accesso
Per prima cosa cerchiamo di capire come funziona il sistema pensionistico: “Ci sono due forme di pensione: la pensione di vecchiaia e la pensione di vecchiaia anticipata. Così a partire dalla riforma Fornero del dicembre 2011 – ha spiegato Calvellini -. Alla pensione di vecchiaia si accede secondo due canali”.
“Il primo canale prevede un misto tra età anagrafica (67 anni) e anzianità contributiva (almeno 20 anni di contributi versati), e un requisito di importo della pensione (che deve essere pari ad almeno una volta e mezzo l’assegno sociale). Il secondo canale prevede 71 anni di età più 5 di contributi”.
Passato e Presente: Le Radici del Problema Pensionistico
Per capire invece quali possono essere le problematiche relative all’importo si deve prima considerare che a partire dalla legge Fornero del 2011 la pensione in Italia si calcola secondo il sistema contributivo. “La riforma Fornero, ha accelerato un processo che era già in corso – ha spiegato Calvellini -; il vero cambio di logica c’è stato nei primi anni Novanta e la prima svolta nel 1995 con la riforma Dini, che ha previsto un superamento graduale del sistema retributivo di calcolo della pensione, com’era precedentemente”.
Il Calo Demografico e il Futuro delle Pensioni
Considerando che a pagare le pensioni sono i pochi lavoratori, spesso in difficoltà, si può dire che la base del problema è di tipo demografico. “La logica del sistema contributivo è in linea con una situazione sociale mutata, pensiamo ad esempio al calo demografico: le pensioni con un sistema retributivo sarebbero insostenibili per un paese come il nostro, con più pensionati che lavoratori – ha detto il professore -. Il sistema contributivo per il calcolo della pensione, con delle correzioni, degli alleggerimenti, ha una sua logica”.
Ripensare il sistema pensionistico per garantire un futuro dignitoso
Se insomma vogliamo garantire un pensionamento dignitoso a tempi dignitosi alle generazioni attuali, e soprattutto a quelle future, bisogna rivedere il sistema. “Decisivo sarebbe invertire la tendenza demografica – ha ribadito Calvellini -. Mentre il sistema previdenziale ha bisogno di essere ripensato alla radice e in un’ottica più complessiva. Si sta continuando ad intervenire di anno in anno, nel 2019 hanno fatto quota100, nel 2020 è spuntata quota 102, confermata nel 2021, nel 2022 è diventata quota103, riconfermata nel 2023, l’hanno prossimo dovrebbe restare 103 anche se con delle modifiche”.
Le decisioni politiche riguardanti il sistema pensionistico sono un nodo determinante da sciogliere per il futuro. Futuro che appare ai più tutt’altro che roseo, in un presente segnato da dubbi e incertezze. I giovani si sentono abbandonati, i pensionati derubati, i lavoratori sconfortati. Serve il coraggio di prendere scelte politiche in grado di favorire i molti e non i pochi, dobbiamo guardare la luna, non il dito, con lungimiranza, consapevolezza e determinazione.
– Quota103
– furto intergenerazionale
– sistema contributivo
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