Notizie

Protesti in diminuzione dati Istat

Protesti in calo: il report Istat del 2022

Numero e valore monetario in calo

(Teleborsa) – Nel 2022 i protesti iscritti nel Registro informatico sono stati 255.202, di cui 224.899 cambiali (88,1%) e 30.303 assegni (11,9%). Lo rileva un report Istat dal quale emerge che il loro valore monetario complessivo raggiunge un ammontare superiore ai 242 milioni di euro: circa 157 milioni riguardano le cambiali (64,8%) e circa 85 milioni gli assegni (35,2%). I soggetti protestati sono 70.860: 50.297 persone (71,0%) e 20.563 imprese (29,0%). Rispetto al 2021 i valori sono tutti in calo: numero dei protesti -7,7%, valore monetario -11,8%, soggetti protestati -19,0% (di cui persone -18,1%; imprese -21,0%).

Andamento nel 2022 e negli anni precedenti

Nel dettaglio, nel 2022 sono 255.202 protesti, in calo del 7,7% rispetto al 2021 e del 78,6% rispetto al 2013, primo anno della nuova serie storica. Negli anni più recenti, il calo è stato più deciso nel 2020 (-38,7% rispetto al 2019) ed è recuperato soltanto in parte nel 2021 (+9,3% rispetto al 2020). Tuttavia, l’Istat evidenzia che tali dati vanno letti in considerazione dei provvedimenti legislativi sulla sospensione dei termini di scadenza di cambiali adottati in risposta all’emergenza sanitaria da Covid-19.

Variazioni regionali

Il calo nel 2022 ha interessato tutto il Paese, con variazioni rispetto al 2021 che oscillano da -18,8% nel Sud a -1,7% nel Centro; fa eccezione il Nord-ovest che segna un aumento del 4,2%. Le cambiali protestate coprono l’88,1% dei protesti e risultano associate più alle persone che alle imprese. Gli assegni sono l’11,9% del totale dei protesti, con quote più alte al Centro e nel Nord-ovest.

Tassi di protesti

Nel 2022 sono protestate 36,4 cambiali ogni 1.000 emesse, mentre il tasso di assegni protestati è di 0,4 ogni 1.000 emessi. Nel 2013 erano rispettivamente 85,0 cambiali e 1,1 assegni ogni 1.000 emessi. Tuttavia, l’Istat evidenzia che la riduzione della circolazione di cambiali e di assegni e del loro uso non sembra essere sufficiente, da sola, a spiegare la consistente diminuzione dei protesti.

Diffusione regionale delle cambiali

A livello di ripartizione territoriale, il ricorso alle cambiali è più diffuso nelle Isole, seguite dal Sud e dal Centro. A livello regionale, le cambiali sono più diffuse in Umbria, Sicilia, Campania, Lazio e Veneto.

– protesti iscritti nel Registro informatico
– soggetti protestati
– cambiali protestate


Film e serie TV Gratis con Amazon Prime

FIGN

Mostra di più