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Capodanno di speranza per chi non ha più nulla i giovani servono a tavola.

Una Cena di Capodanno Speciale al Refettorio Ambrosiano

Una Cena Solidale per Chi è Senza Casa e senza Lavoro

Senza casa, senza un lavoro, senza famiglia, talvolta perseguitati nel loro Paese d’origine, ma non soli. Anche ieri sera il Refettorio Ambrosiano di piazza Greco ha imbandito i suoi tavoli di legno per le persone senza dimora. Una speciale cena di Capodanno a base di lenticchie e cotechino (mozzarella per i fedeli musulmani), pesce con patate e panettone con crema. Si sono aggiunti 250 pasticcini donati da una nota pasticceria della zona.

Una Cena di Solidarietà in Aumento

La mensa solidale ha accolto ottanta ospiti, e complessivamente, nel 2023 sono stati serviti 26mila pasti. “Quando è partito il progetto nel 2015 la maggior parte dei commensali – in media ogni sera sono 90/100 – erano stranieri, oggi oltre il 50% sono italiani. Ad essere aumentata in maniera considerevole è la fascia di sessantenni, senza abitazione né fonte di reddito come lavoro o pensione: è il nuovo volto dell’emergenza” dice Fabrizia Ferrari, la coordinatrice del Refettorio Ambrosiano.

Storie di Difficoltà e Speranza

La storia di Valentino, 60 anni, che prima ha perso il lavoro da operatore ecologico e poi è stato sfrattato dall’appartamento in cui era in affitto, dopo che il fratello è morto di Covid due anni fa. Luciano, 77 anni, una pensione ce l’ha (“700 euro”) ma è troppo poco per permettersi una casa. E c’è anche Kalid, 25enne dal Marocco, che è venuto in Italia per sfuggire a un gruppo criminale. Spera di trovare lavoro una volta che riceverà i documenti.

Un Progetto Solidale che Mette Insieme Chef Internazionali e Volontari

Il progetto solidale della Caritas milanese, sviluppato con il regista Davide Rampello e lo chef Massimo Bottura, è nato con l’Expo: al Refettorio, che è l’ex teatro di Greco, sono venuti a cucinare i grandi nomi della cucina internazionale. L’esperienza della mensa per i più bisognosi è proseguita poi da allora ogni sera da lunedì a venerdì. Le materie prime sono fornite dai supermercati. Ieri, però, come è successo a Natale e a Santo Stefano, a servire ai tavoli c’erano solo giovani come Lorenzo Marinoni, 20 anni, studente di Filosofia, e altri nove universitari della Statale.

Storie di Speranza e Rinascita

Arefeh Jahagir, chef al Refettorio da 7 anni, è fuggita dall’Iran dieci anni fa per trovare libertà. Ousmane Bangoura, 19 anni, è arrivato in Italia in barca dalla Nuova Guinea sei mesi fa e spera di iniziare una nuova vita.

Il Refettorio Ambrosiano è un luogo di solidarietà e speranza per chi si trova in situazioni di difficoltà, offrendo non solo un pasto caldo, ma anche un sostegno umano.

– Senza casa
– Senza lavoro
– Senza famiglia


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