Rigassificatore Piombino: tutto quello che c’e da sapere, dalla sicurezza al 1º gas

La Golar Tundra, la nave rigassificatrice che Snam ha acquistato su mandato del governo e che servirà a garantire l’arrivo di nuovi flussi di gas, e in avvicinamento a Piombino. La Fsru (unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione) dovrebbe giungere a destinazione nella nottata tra domenica 19 e lunedì 20 marzo. Non si prevedono cerimonie ufficiali né la presenza di rappresentanti del governo. Ci sarà, invece, come ha annunciato lui stesso, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e commissario governativo. «Sarò avvertito nel momento dove arriva e voglio essere lì per rendermi conto come si cala all’interno di quella struttura del porto dove sono stati fatti i lavori ed e tutto pronto».
L’identikit della Golar Tundra
Ma dove sarà ormeggiata la nave e principalmente quali sono i prossimi step? Andiamo per ordine. Vale innanzitutto ricordare le caratteristiche di Golar Tundra. Sono una nave rigassificatrice lunga circa 292,5 metri, larga circa 43,4 metri e alta circa 55 metri (altezza massima dalla chiglia al punto più alto). e dotata di 4 serbatoi di stoccaggio di gas naturale liquefatto disposti nella parte centrale dello scafo, mentre l’apparato di rigassificazione e posto a prua. Costruita nel 2015, la nave ha una capacità di stoccaggio di all’incirca 170mila metri cubi di gas naturale liquefatto e una capacità di rigassificazione continua di 5 miliardi di metri cubi l’anno. La Golar Tundra e la BW Singapore, la seconda Fsru rilevata da Snam sarà invece collocata a Ravenna, e una volta operative, contribuiranno al 13% del fabbisogno energetico nazionale.
L’investimento sostenuto da Snam
Snam ha acquistato la nave rigassificatrice Golar Tundra il passato giugno da Golar Lng Limited per 350 milioni di dollari (circa 330 milioni di euro).L’investimento dell’intero progetto vale 100 milioni di euro. In tutto, dunque, l’esborso di Snam e di all’incirca 450 milioni. La nave ha lasciato il cantiere Keppel di Singapore il 21 febbraio e arriverà, come detto, domenica notte nel porto di Piombino. La Golar Tundra può operare sia come nave metaniera per il trasporto del gnl sia come Fsru.
Come funzionerà la nave
La Golar Tundra sarà rifornita ad intervalli regolari da navi metaniere. Una volta giunta in prossimità della Fsru, la nave metaniera che trasporta il gnl alla temperatura di -160°C trasferisce il gas naturale liquefatto nei serbatoi del terminale. Questo processo avviene tramite bracci di scarico installati sulla Fsru. Questi si allungano e si agganciano alle flange della metaniera, a quel punto il gnl viene travasato nei serbatoi e stoccato. uccessivamente, questo viene rigassificato. Il procedimento di rigassificazione si ottiene immettendo il gnl in uno scambiatore di calore dove scorre un liquido più caldo, normalmente acqua di mare, la cui temperatura naturale e sufficiente per riportare il gas allo stato gassoso. Il metano a temperatura ambiente ottenuto dal processo di rigassificazione viene poi compresso e immesso in un gasdotto che parte dalla Fsru e arriva fino alla rete di trasporto nazionale.
A che punto sono i lavori per renderla operativa
Come ripetuto nei giorni passati anche dal ceo di Snam Venier il 1º gas dal rigassificatore di Piombino dovrebbe arrivare a metà maggio. Come ha poi spiegato al giornale, a margine dei conti di quest’anno, «siamo in linea con la tabella di marcia prevista. Abbiamo concluso i lavori sulla parte di connessione con la rete nazionale e stiamo finendo le azioni sul punto di ingresso, mentre i lavori in banchina saranno conclusi quando la nave sarà arrivata». Entro la 1ª metà di aprile, la nave rigassificatrice sarà collegata alla condotta con la rete nazionale gas, mentre l’arrivo del 1º carico e previsto nella finestra che va dal 27 aprile al 16 giugno.
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