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Sciopero di tutti i sindacati a Melfi per il futuro dell’auto: Stellantis in bilico.

Nella città di Melfi si è tenuto uno sciopero di otto ore indetto da diverse sigle sindacali, incluso Fim e Uilm della Fiom-Cgil, coinvolgendo tutto il settore dell’auto in Basilicata. Lo stabilimento di Stellantis ha fermato la produzione a causa della protesta dei metalmeccanici, che ha coinvolto anche le fabbriche indipendenti dell’area. Secondo i sindacati, l’adesione al primo turno è stata molto alta, tra il 90% e il 100%, mentre l’azienda sostiene che solo il 25% dei lavoratori ha partecipato allo sciopero e che la produzione è stata fermata a causa della mancanza di componenti. Questo è il primo sciopero che coinvolge direttamente Stellantis e al quale hanno aderito tutte le sigle sindacali, a parte la Fiom-Cgil, a seguito della spaccatura sul contratto collettivo aziendale. Gli obiettivi della protesta dei sindacati sono quello di protestare contro il governo, la Regione Basilicata e Stellantis a causa della situazione di incertezza che i lavoratori stanno affrontando da molto tempo e che ormai non è più sostenibile. Anche la Fiom-Cgil ha indetto uno sciopero per protestare contro la mancanza di risposte dell’azienda riguardo all’organizzazione del lavoro, alla sicurezza e al carico di lavoro. Entrambe le proteste esprimono preoccupazione per la tenuta dei volumi produttivi a Melfi e per i ritardi dell’azienda negli investimenti sulla nuova piattaforma. I sindacati chiedono un incontro per discutere della realizzazione di un patto con un progetto regionale sull’auto che possa tutelare il lavoro e i lavoratori.

Per la prima volta, da quando si è verificata la spaccatura sul contratto collettivo aziendale, uno sciopero coinvolge tutti i firmatari, ovvero i sindacati Fim, Uilm, Fismic e Ugl, insieme alla Fiom. Questa inedita unità tra i sindacati rappresenta un importante segnale di solidarietà e di protesta nei confronti delle politiche aziendali che sono state adottate dopo la frattura sul contratto. L’adesione di tutti i sindacati a questa mobilitazione dimostra l’importanza di difendere i diritti dei lavoratori e di perseguire politiche aziendali responsabili e sostenibili. Si tratta di un’occasione significativa per mettere in evidenza l’unità tra i sindacati e riaffermare l’importanza del dialogo sociale nel mondo del lavoro.

Stellantis, a Melfi sciopero di tutti i sindacati sul futuro dell’auto

A Melfi, sede di Stellantis, tutti i sindacati hanno indetto uno sciopero in merito al futuro dell’industria automobilistica. Lo sciopero coinvolge circa 6.000 lavoratori e mira a sollevare preoccupazioni riguardo alle possibili conseguenze per l’occupazione e i diritti dei dipendenti con l’avvento delle nuove tecnologie elettriche e dell’automazione. Il sindacato ha richiesto un piano di investimenti e un impegno concreto per garantire la sicurezza lavorativa e la tutela dei diritti dei dipendenti nella nuova era dell’auto.


All trade unions, including Fim and Uilm from Fiom-Cgil, have organized an eight-hour strike in Melfi at the Stellantis plant, as well as in all affiliated factories in Basilicata. The unions claim that the strike had a high level of participation, with 90-100% of workers in the first shift, while Stellantis argues that only 25% of workers took part. The strike is the first to involve all trade unions, except Fiom, since the split over the company’s collective agreement. The unions are protesting against the government, the Basilicata region, and Stellantis, citing the uncertain situation for workers. The Fiom-Cgil has also called for a strike due to the company’s poor response on work organization, safety, and workload. The unions are concerned about the production volumes at the Melfi plant and delays in investments for the new platform. They demand immediate answers from the company. The situation at the plant has been complicated by declining volumes, the transition to the new Stla Medium platform, and concerns about the involvement of local businesses in future electric vehicle projects. The unions are calling for a meeting to discuss the development of a regional pact to protect jobs and workers, and are urging the governor to turn promises into action. A protest is currently taking place outside the factory gates.
SO24

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