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VIDEO, Intervista a Mirco Romanin Anterselva, bilancio…

Il ritorno di Mirco Romanin ad Anterselva: una riflessione sulle giovani promesse del biathlon italiano

Un’intervista esclusiva sul presente e il futuro della nazionale femminile

Anterselva, Mondiale 2020. Allora allenatore della nazionale juniores e giovani, Mirco Romanin ci concesse una bella intervista (per rivederla clicca qui) per parlare dei giovani componenti della sua squadra. Tra loro erano presenti Tommaso Giacomel e Didier Bionaz, ma anche Hannah Auchentaller, Rebecca Passler, Samuela Comola, Beatrice Trabucchi e la stessa Linda Zingerle, ancora oggi nella nazionale maggiore dell’Italia femminile.

Dopo quattro anni, ci ritroviamo nuovamente con Romanin, questa volta alla sua terza stagione alla guida della nazionale femminile di biathlon.

Un percorso di crescita

«Diciamo che potevamo aspettarci che arrivassero fin qui, perché conoscevamo le loro qualità e la bontà del lavoro svolto nei tre anni assieme. Sono stati anni bellissimi, insieme a Fabio Cianciana ed Edoardo Mezzaro, a Daniele Piller Roner, poi anche agli attuali allenatori della juniores, Samantha Plafoni, Aline Noro e Pietro Dutto. Abbiamo vissuto al meglio l’inizio della formazione degli atleti di alto livello, cosa che dà tante soddisfazioni a noi allenatori, perché alleni dei giovani che hanno fame e vivono le prime esperienze in nazionale. È qualcosa di bello da vivere come tecnico. Recentemente, con Fabio (Cianciana, ndr) abbiamo tirato fuori una foto, nella quale quegli atleti che avevamo con noi in gruppo, ora li ritroviamo in Coppa del Mondo, e ci siamo anche io e Fabio. Sicuramente è molto bello, sono già passati quattro anni da quel 2020, il tempo vola. Speriamo che quanto seminato, che sembra abbia iniziato a dare suoi frutti, possa farlo anche nel futuro prossimo, perché sicuramente c’è ancora margine per questi giovani».

Analisi del presente e del futuro

Nell’intervista video che trovate a fine articolo, siamo poi passati ad analizzare il momento di tutte le atlete della squadra femminile azzurra, dalle atlete di Coppa del Mondo a quelle oggi presenti in IBU Cup, svelando anche che Auchentaller e Beatrice Trabucchi parteciperanno agli Europei, prima di soffermarsi su Linda Zingerle: «Linda sta faticando un po’, purtroppo non ha potuto effettuare al meglio la preparazione a causa di problemi di salute. Si risolveranno e tornerà al suo livello».

Romanin ha anche parlato di Wierer, anche se non è allenata direttamente da lui: «Adesso sembra aver recuperato. Ho girato con lei in pista e sembra aver trovato una buona condizione».

Il ruolo dell’allenatore e la storia di Sara Scattolo

Con l’allenatore azzurro abbiamo poi discusso di quanto la componente mentale del doversi riconfermare, possa aver inciso su alcune azzurre: «Su alcune può aver fatto la differenza, ma bisogna anche abituarsi a queste cose. Di natura non cerco alibi, se la condizione non è quella che ci si aspettava, non andrei a ricercare tanto il motivo su questa cosa, ma vedere quanto è stato fatto a livello di lavoro e anche la situazione di salute».

Romanin ha poi condiviso la storia di Sara Scattolo, cresciuta nel Monte Coglians, sottolineando le sue qualità e determinazione.

Emozioni e performance di Lisa Vittozzi

Infine Romanin ha parlato di Vittozzi e delle emozioni di Ruhpolding: «Voleva proprio vincere, si è visto sin da subito che questa sua gestione era stata molto buona. È partita nel punto più adatto alle sue caratteristiche e ha fatto la differenza. È stata una scena per me bella da guardare dal vivo e cercare di trasmetterle grinta. A Natale l’ho seguita e si era allenata bene, mentre a Oberhof era un po’ sottotono per piccoli problemi di salute, che poi, il sottotono di Lisa è un settimo e ottavo posto in sprint e inseguimento. A Ruhpolding mi aspettavo il suo ritorno e ha tirato di nuovo fuori un grande livello».

– Tommaso Giacomel
– Didier Bionaz
– Hannah Auchentaller


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