Ubi Banca si è messa subito al lavoro per raggiungere
gli obiettivi di derisking annunciati insieme al bilancio.
Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, il gruppo lombardo guidato
da Victor Massiah dovrebbe sottoporre alla Bce la nuova Npl strategy, cioè
l’insieme delle iniziative che saranno messe in atto per abbattere lo
stock di crediti deteriorati. L’aggiornamento del documento elaborato
l’anno scorso si è reso necessario per tenere conto dell’integrazione
delle tre banche rilevate dal fondo di risoluzione (Banca Marche, Banca
Etruria e Carichieti) e delle indicazioni arrivate da Francoforte. Ubi,
del resto, non sarà il solo istituto a dover aggiornare la strategia entro
la fine di marzo, ma sicuramente la manovra finanziaria sarà delle più
rilevanti. Oltre a indicare puntuali obiettivi di riduzione, il gruppo
potrebbe infatti mettere subito sul mercato un portafoglio rilevante (che
alcune fonti vicine al dossier quantificano in 1-1,5 miliardi di valore
nominale) da cedere entro la fine dell’anno. Proprio in queste settimane i
consulenti sarebbero al lavoro per identificare la modalità più
conveniente per massimizzare il prezzo e non si esclude il ricorso a una
cartolarizzazione con garanzia pubblica (Gacs), uno strumento sempre più
strategico sul mercato italiano dei non performing loan.
red/lab
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