8 giovani su 10 in burnout, un problema crescente.
Il burnout, noto anche come sindrome da esaurimento professionale, si sta diffondendo tra i giovani lavoratori di tutto il mondo, dando vita a quella che è stata definita la generazione degli “affossati”. Questi giovani, appartenenti alle generazioni Millennial e Gen Z, sono sempre più vittime di questo fenomeno, riconosciuto dall’OMS come una condizione medica associata a stress cronico sul lavoro non adeguatamente gestito.
Secondo uno studio condotto dal McKinsey Health Institute, il 22% dei lavoratori a livello globale sperimenta sintomi di burnout, anche se esistono differenze sostanziali tra le nazioni. L’82% dei giovani appartenenti alle generazioni Millennial e Gen Z sarebbe addirittura pronto a rassegnare le dimissioni a causa di una cultura aziendale tossica. In Italia, nel 2021 ci sono state quasi 2 milioni di dimissioni, mentre nel 2022 i licenziamenti volontari sono stati 2,2 milioni (+ 35% rispetto al 2019).
Il tema economico è solo al terzo posto tra le ragioni principali delle dimissioni, preceduto da motivi legati allo stress e al clima aziendale. Dunque, è necessario indagare meglio e prevenire questo fenomeno. Secondo le ricerche, ascoltare i propri dipendenti e fare leva sul senso di appartenenza e sul committment dell’azienda è essenziale. Offrendo percorsi di formazione, supporto alla genitorialità, aiuto psicologico e servizi come i nidi in azienda, e promuovendo valori come la diversità, l’inclusione e l’equità, si può contribuire a prevenire il burnout.
Lo studio condotto in Lombardia ha rilevato che il 36% delle dimissioni volontarie è stato causato dall’eccessivo stress correlato al lavoro. Investire sulla salute mentale e il benessere in azienda è quindi essenziale per migliorare la soddisfazione del lavoratore e, di conseguenza, la produttività dell’impresa. A lungo termine, questo può contribuire a rinforzare la solidità dell’azienda nel mercato rispetto ai competitor.
In conclusione, è fondamentale prestare attenzione al fenomeno del burnout tra i lavoratori più giovani e adottare misure preventive per creare un ambiente di lavoro sano e sostenibile. Solo in questo modo si potrà garantire il benessere dei dipendenti e promuovere una produttività duratura nelle aziende.
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– Stress cronico sul lavoro
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