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CEO di Masimo contesta brevetti Apple sulla misurazione ossigeno.

Il CEO di Masimo, Joe Kiani, in prima linea nella battaglia contro Apple

Il Wall Street Journal ha pubblicato un ritratto di Joe Kiani, il CEO di Masimo, l’azienda californiana specializzata in tecnologia medica che da tempo sta portando avanti una battaglia contro Apple per brevetti legati alla misurazione dell’ossigenazione nel sangue. Questa causa ha infiammato la statunitense International Trade Commission, portando al divieto di vendita di Apple Watch Series 9 e Apple Watch Ultra 2 negli Stati Uniti, ora sbloccato in attesa del pronunciamento della Corte d’Appello federale, atteso entro il 15 gennaio.

Una storia di battaglie legali

Il Wall Street Journal riferisce che Kiani (un iraniano emigrato negli USA) non è nuovo a battaglie di questo tipo: nel 2006 ha prevalso in una disputa durata sette anni con Nellcor, azienda rivale nel settore dei pulsossimetri digitali, e nel 2006 ha battuto anche un colosso come Philips in un altro caso simile nel quale erano contestati ancora una volta brevetti.

Kiani è convinto di avere ragione anche questa volta, conscio che affrontare la potenza di fuoco di Apple non sarà facile.

Origini e carriera di Joe Kiani

Nato in Iran, Kiani è arrivato con la sua famiglia in Alabama quando aveva 9 anni ed è cresciuto in una famiglia d’origine modesta. L’a.d. di Masimo ha tre figli e riferisce di essere un amante della poesia persiana e dei Pink Floyd; da giovane studente si era fatto notare per i risultati in matematica, frequentando aule con persone più grandi di lui, e ha sempre dovuto combattere con persone che lo prendevano di mira.

Dopo essersi diplomato in anticipo alle superiori, nel 1987 ha conseguito la laurea in Ingegneria Elettronica alla San Diego State University. Masimo è stata fondata nel 1989, quando Kiani aveva 24 anni, dopo avere deciso di non far parte di una startup che non avrebbe seguito suoi consigli su come creare un pulsossimetro che poteva indicare risultati errati se il paziente si muoveva.

Battaglie legali di Masimo

Nel 1994, Masimo incontrò Nellcor, azienda dalla quale avrebbe potuto ottenere ricavi che avrebbero permesso a Kiani di vivere di rendita. Tuttavia, l’accordo non fu siglato e nel 1999 Masimo citò l’azienda in questione per violazione di brevetti. Nel 2006 si arrivò a un accordo che permise a Masimo di ottenere 800 milioni di dollari. Successivamente, nel 2009, Masimo citò in giudizio la Royal Philips (“Philips”) per una questione di brevetti, arrivando a un accordo nel 2016, con la multinazionale olandese che dovette pagare 300 milioni di dollari e siglare accordi per integrare tecnologie brevettate.

La battaglia con Apple

Nel 2013, Masimo presentò un pulsossimetro che era possibile collegare a dispositivi Apple. Dopo l’incontro, Apple reclutò il chief medical officer di Masimo, e altri dipendenti. Nel 2019, Apple ha brevettato alcune tecnologie legate alla misurazione dell’ossigeno nel sangue e nei brevetti in questione appaiono i nomi di ex dipendenti Masimo. Questa situazione ha portato Masimo a citare in giudizio Apple nel 2020, e la battaglia legale ha già costato all’azienda circa 100 milioni di dollari. Tuttavia, Kiani sembra intenzionato a combattere fino alla fine, ritenendo che sia una questione di principio e una lezione contro le aziende più grandi.

– Apple Watch Series 9
– Apple Watch Ultra 2
– pulsossimetri digitali


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