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Almaviva, società e sindacati in pressing sui fondi per salvare il centralino del Coronavirus

e corsa contro il tempo per salvare il centralino del Coronavirus, quello che rispondeva alle telefonate del numero 1500. Almaviva e i sindacati premono sul ministero delle Imprese e del made in Italy per la convocazione del tavolo della vertenza Almaviva Contact dopo che e trapelata la notizia dello stanziamento di 5 milioni di euro per salvaguardare i lavoratori del numero di emergenza Coronavirus 1500.

Il ministero delle Imprese e del made in Italy ha infatti predisposto la norma che renderà possibile la proroga della commessa fino alla fine dell’anno. Il testo sarà inserito in una disposizione più grande che sarà completato prossimamente, sul quale sono al lavoro altre amministrazioni, e poi andrà in consiglio dei Ministri, come hanno fatto sapere fonti vicine al dossier.

Nel frattenpo i lavoratori sono in cassa integrazione a zero ore dal 1º gennaio. Sono circa 500 gli addetti che rispondevano al numero di emergenza Coronavirus da Palermo e Catania, la maggior parte, ma anche da Rende (in provincia di Cosenza), Napoli e Milano, e che si sono trovati senza occupazione con l’interruzione del servizio, alla fine {dello scorso anno}. Ora le loro competenze potrebbero essere impiegate in un nuovo numero di utilità sociale sulla sanità. Nell’annunciare lo stop del contact center 1500, con il graduale rientro dall’emergenza Covid-19, il ministero della Salute ha ricordato come questo servizio sia stato attivato fin dalla primissima fase della pandemia, il 27 gennaio 2020. Nelle fasi più gravi ha fornito risposte ai cittadini 24 ore su 24, 7 giorni su 7 da parte di addetti che sono stati formati insieme a dirigenti sanitari. Con il rientro dell’emergenza epidemica, per questi lavoratori e arrivata la minaccia della disoccupazione.

Pur apprezzando il provvedimento, sul fronte sindacale c’e il timore che i fondi stanziati non siano sufficienti a portare tutti i lavoratori fino al 31 Dicembre a meno del appello a una cassa integrazione molto alta. Anche perché negli incontri che si sono svolti sulla vertenza nei mesi passati il ministero della Sanità avrebbe espresso la disponibilità ad assorbire solo 100-200 persone nel nuovo numero di utilità sociale. Per ora, secondo l’impresa, sono 440 i lavoratori dell’ex servizio 1500 in carico ad Almaviva Contact, al netto di quelli che hanno accettato incentivi all’esodo o partecipato ai percorsi di riconversione professionale nel ramo informatico.

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