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Assunzioni agevolate 2024 la check list per i datori di lavoro

Per il solo anno 2024 è prevista una maggiorazione del costo ammesso in deduzione, in relazione alle nuove assunzioni effettuate nel 2024.

La maggiorazione del costo ammesso in deduzione riguarda specificamente le nuove assunzioni effettuate nel corso dell’anno 2024. Questa misura, introdotta con l’obiettivo di incentivare l’occupazione e favorire l’inserimento lavorativo, prevede un aumento del costo che può essere dedotto dalle tasse in relazione alle assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

Chi può beneficiare di questo incentivo? Si tratta di imprese, comprese le imprese familiari e le società di persone, nonché esercenti arti e professioni che svolgono attività di lavoro autonomo. Tuttavia, l’agevolazione spetta esclusivamente ai datori di lavoro che hanno esercitato l’attività per tutto il periodo d’imposta 2023 (365 giorni). Invece, non possono beneficiare di questa misura le società e gli enti in liquidazione ordinaria, in liquidazione giudiziale (fallimento) o assoggettati ad altri istituti liquidatori relativi alla crisi d’impresa.

Ma come si applica concretamente questo incentivo? Il beneficio consiste in una maggiorazione del costo ammesso in deduzione del 20%, che può essere applicata solo se sono soddisfatti due requisiti fondamentali. Il primo è un incremento occupazionale nel 2024: il numero dei dipendenti a tempo indeterminato, alla fine del periodo d’imposta 2024, deve essere superiore al numero dei dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupato nel 2023. Il secondo requisito, invece, prevede un aumento del costo del lavoro nel 2024.

Oltre alla maggiorazione del 20%, è prevista un’ulteriore maggiorazione del 10% per le assunzioni effettuate nei confronti di determinate categorie di lavoratori meritevoli di maggiore tutela, tra cui i lavoratori svantaggiati o con disabilità, le donne con figli, le donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi residenti in Regioni ammissibili ai finanziamenti dell’Unione europea, le vittime di violenza, i giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile, i lavoratori con sede di lavoro in Regioni con specifiche caratteristiche economiche, e gli ex percettori di Reddito di cittadinanza che non hanno i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione.

In sostanza, questa misura punta a incentivare le nuove assunzioni a tempo indeterminato e a favorire l’inclusione lavorativa di categorie svantaggiate e meritevoli di maggiore tutela. È quindi un importante strumento per sostenere l’occupazione e creare opportunità di lavoro, fornendo al contempo benefici fiscali ai datori di lavoro che decidono di investire nell’assunzione di nuove risorse umane.

– Anno 2024
– Tipo di contratto
– Datore di lavoro


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