Bitcoin l’energia idrovora
Impatto ambientale del bitcoin: un dispendio di risorse idriche ed energetiche
Un consumo idrico enorme
Secondo uno studio dell’University of Cambridge, ogni transazione in bitcoin richiede una quantità d’acqua pari a sei milioni di volte quella necessaria per una transazione con carta di credito. Nel 2021, i bitcoin hanno consumato circa 1,6 miliardi di litri d’acqua, con una stima di oltre 2,2 miliardi per quest’anno.
Consumo energetico confrontato
Le transazioni bitcoin richiedono un’enorme potenza di calcolo, portando a un elevato consumo di elettricità. Il loro consumo annuo rappresenta lo 0,7% dell’intera produzione mondiale. Inoltre, il bitcoin consuma più energia dell’industria estrattiva dell’oro e dell’illuminazione di tutte le abitazioni degli Stati Uniti.
Soluzioni proposte
Modificare il funzionamento del mercato bitcoin potrebbe ridurne i consumi, come dimostrato dal passaggio di Ethereum alla “proof of stake”. Tuttavia, questo cambio potrebbe comportare una gestione più centralizzata.
Il lato curioso
Infine, l’elettricità necessaria per le transazioni in bitcoin in un anno sarebbe sufficiente a far bollire le teiere dei sudditi del Regno Unito per 35 anni, evidenziando l’ingente consumo energetico.
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