Contro la tratta giovani impegnati per salvare vittime
La lotta contro la tratta degli esseri umani è una missione che coinvolge persone provenienti da tutto il mondo, desiderose di sensibilizzare e mettere in atto azioni concrete per contrastare questo gravissimo fenomeno. A Roma, in occasione della settimana di formazione, mobilitazione e preghiera organizzata dalla rete Talitha Kum, si sono riuniti 46 giovani provenienti da 23 Paesi diversi, con l’obiettivo di unire le forze e condividere le proprie esperienze.
Una di loro è Daniela Alba, originaria di Bogotà, la cui famiglia è di origini indigene. Daniela ha condiviso la sua esperienza personale, raccontando come molte donne delle comunità indigene in Colombia siano vulnerabili alla tratta degli esseri umani. Questo ha fatto sì che l’impegno contro lo sfruttamento diventasse una vera e propria missione per lei. Attualmente, Daniela lavora nell’Ufficio Internazionale del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (Jrs) a Roma e svolge volontariato con varie organizzazioni che si occupano di diritti umani.
Anche Genc Gjoci, proveniente dall’Albania, ha condiviso la sua esperienza. Farmacista di formazione, si dedica da anni alla lotta contro la tratta, ricoprendo il ruolo di responsabile di un centro di ascolto nella sua zona. La storia di una ragazza della comunità rom, che era stata sfruttata e che è stata aiutata e supportata, ha toccato profondamente Genc. Il suo lavoro emotivamente complicato viene reso più sopportabile grazie alla rete che si crea tra i giovani e le associazioni.
Mary Wangithi, proveniente dal Kenya, lavora come ambasciatore per Talitha Kum nel suo Paese. Come giornalista, si occupa di sensibilizzare e creare consapevolezza riguardo alla tratta degli esseri umani, concentrandosi soprattutto sull’educazione e sull’occupazione per rendere le persone “invulnerabili” alla tratta.
La settimana di formazione a Roma continuerà con varie iniziative, tra cui un flash mob contro la tratta e una veglia ecumenica di preghiera. Inoltre, il gruppo internazionale parteciperà all’udienza con Papa Francesco e la settimana si concluderà con un pellegrinaggio di preghiera online.
Insieme, questi giovani provenienti da tutto il mondo si uniscono per combattere la tratta degli esseri umani, condividendo le proprie esperienze e collaborando per fare la differenza. La loro determinazione e impegno sono un esempio di speranza e solidarietà, dimostrando che, nonostante le difficoltà, è possibile fare la differenza e aiutare le persone vittime di questo terribile crimine.
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