Frenesia corporate bond a Piazza Affari Credem arriva
Corporate Bond 2024: Piazza Affari all’insegna delle emissioni
Corporate Bond: una tendenza in crescita
Il 2024 è partito sotto il segno dei corporate bond a Piazza Affari. L’ultima ad avere annunciato il suo collocamento è stata ieri Credem, che ha emesso un nuovo Covered Bond da 500 milioni di euro con una domanda di quasi 2,5 miliardi (circa 5 volte l’offerta). L’obbligazione avrà una durata di 5,25 anni, con una cedola annuale del 3,25%.
I protagonisti delle emisioni
Ma Credem è stata solo una delle tante big di Piazza Affari ad avere iniziato l’anno con il collocamento di un corporate bond: in settimana si sono susseguiti gli annunci di Eni, Mediobanca, Generali ma anche Banco Bpm e Campari.
Credem e i dettagli sul nuovo covered bond
Anche Credem torna sul mercato obbligazionario con una nuova emissione destinata a investitori istituzionali e professionali, per un ammontare pari a 500 milioni di euro. Il Social Covered Bond, che durerà 5,25 anni e avrà una cedola del 3,25%, “andrà a supportare attività di sostenibilità sociale ed evidenza l’impegno del gruppo in ambito ESG”.
Il bond, emesso sotto il Programma Covered Bond, ha riscosso grande interesse da parte del mercato con ordini per circa 2,5 miliardi di euro, pari sostanzialmente a 5 volte l’offerta. La banca sottolinea che “il gran numero di investitori ha permesso un restringimento di 8 punti base rispetto alle indicazioni iniziali di spread (si è partiti da una guidance di MS+75 bps per poi chiudere a MS+67 bps)”.
Focus sui prossimi passi della Bce
In tema di bond le banche centrali e le loro mosse restano cruciale. E il 2024 si è aperto con gli investitori che attendono le prossime mosse della Banca centrale europea (Bce) che tornerà a riunirsi a fine gennaio. L’attenzione è rivolta alle tempistiche sul primo taglio dei tassi da parte di Lagarde&Co.
Proprio oggi la presidente dell’istituto centrale di Francoforte ha ribadito che la Bce comincerà a tagliare i tassi quando i dati forniranno prove che l’inflazione stia rallentando verso il target del 2%.
“Non posso dare una data” per i tagli, ha detto in un’intervista, “ma se i dati confermeranno la nostra stima di raggiungimento del target nel 2025, sono molto fiduciosa che i tassi cominceranno a diminuire, non appena avremo questa certezza”. Mentre gli investitori ritengono che la prima mossa possa arrivare già ad aprile, la maggior parte dei funzionari ritiene più realistico che il primo taglio possa concretizzarsi a metà dell’anno.
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