Nuova indennità mensile Dis-Coll Inps, cos’è?
Dis-Coll: uno strumento fondamentale per coloro che hanno perso il lavoro
Milano, 13 gennaio 2024 – Per chi ha perso il lavoro, uno strumento molto importante è la Dis-Coll. Si tratta, infatti, di un’indennità di disoccupazione, molto simile alla Naspi, che può essere richiesta in Italia da coloro che hanno perso il posto di lavoro in maniera involontaria. A garantire questa indennità è sempre l’Inps, Istituto nazionale di previdenza sociale, ma a cambiare rispetto alla Naspi sono i destinatari della misura. La DIS-COLL, infatti, è messa a disposizione solo dei collaboratori coordinati e continuativi e dei lavoratori con borse di studio che non hanno più il lavoro. Inoltre, i beneficiari dell’indennità in esame devono necessariamente essere iscritti alla Gestione Separata Inps.
Dis-Coll, cos’è e a chi spetta
Come in parte già detto, la Dis-Coll rappresenta un’indennità di disoccupazione riconosciuta dall’Inps a determinate tipologie di lavoratori, ovvero tutti coloro che non sono coperti dalla disoccupazione Naspi, non più attive per ragioni che precludono dal loro valore. I beneficiari della Dis-Coll, possono essere intesi come tutte quelle categorie di lavoratori che dispongono di un un contratto di collaborazione coordinata e continuativa o di contratto di lavoro atipico, cioè quelli che prevedono che una determinata attività venga svolta con la copertura economica di:
– borse di studio; – opere di ricerca; – dottorati.
A questi soggetti è chiesto di essere iscritti alla Gestione Separata dell’Inps. Sono invece esclusi dalla DIS-COLL:
– i collaboratori titolari di pensione; – i titolari di partita Iva; – gli amministratori, i sindaci o i revisori di società, le associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica.
La Dis-Coll agisce in maniera parallela rispetto alla più nota Naspi, garantendo anche alle categorie non coperte di poter contare su un’indennità economica in caso di perdita del lavoro. Introdotta per la prima volta in Italia in via sperimentale nel 2015, e poi sempre confermata, la Dis-Coll ha subito spesso dei cambiamenti nelle norme che la regolano.
Come funzione la Dis-Coll
La Dis-Coll può essere richiesta con la presentazione di una domanda, anche se è necessario che il soggetto richiedente sia in stato di disoccupazione e abbia versato almeno un mese di contributi dal 1 gennaio dell’anno precedente fino all’evento di perdita del lavoro. Per quanto riguarda la decorrenza di questa indennità di disoccupazione, sul sito dell’Inps si legge che la misura decorre:
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Dis-Coll, come fare domanda
Per poter ricevere la Dis-Coll, i beneficiari devono presentare una regolare domanda sul portale online dell’Inps, oppure chiamando il contact center dell’Inps o gli enti di patronato abilitati. La richiesta, in ogni modo, deve essere presentata entro e non oltre 68 giorni dalla cessazione dell’attività lavorativa. Una volta che si arriva sul portale Inps.it e si è effettuato l’accesso, c’è un percorso da seguire. Il primo passaggio è andata nella sezione “Sostegni, sussidi e indennità” poi cliccare su “Per disoccupati” e in seguito su “Naspi e Dis-Coll – Domanda”. E ancora, “Utilizza il servizio” e “Nuova Domanda”. Una volta compilati tutti i campi della domanda sarà sufficiente inviarla.
Dis-Coll, gli importi previsti
Così come precisato dall’Inps, nei periodi di fruizione della Dis-Coll, ai beneficiari è riconosciuta una contribuzione figurativa che è rapportata al reddito medio mensile degli ultimi quattro anni. C’è però un limite: il valore della misura non può essere superiore ad 1,4 volte l’importo massimo mensile previsto, nell’anno in corso, per la Dis-Coll. Entrando più nel dettaglio degli importi che vengono ricevuti dai beneficiari, è previsto che questi siano pari al 75 per cento del reddito medio mensile. A questo dato va aggiunto però che, quando il reddito mensile è superiore a un determinato importo – stabilito ogni anno in base al tasso di inflazione – l’indennità di disoccupazione subisce una maggiorazione. L’importo stabilito per il 2023 era di 1.352,19 euro. C’è, tuttavia, una soglia limite che non può essere superata, anche questa stabilità ogni anno. Nel 2023 era pari a 1.470,99 euro. Molto importante è anche sottolineare che l’indennità prevista dalla Dis-Coll non resta stabile per tutta la durata delle misura, ma subisce delle riduzioni con l’avanzare del tempo. Dal sesto mese di fruizione, infatti, si riduce ogni mese del 3 per cento rispetto all’erogazione precedente.
– Dis-Coll
– Indennità di disoccupazione
– Collaboratori coordinati e continuativi
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