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Disoccupazione nell’Eurozona scende a novembre e ripete il trend positivo

Il tasso di disoccupazione nella zona euro scende al 6,4% nel novembre 2023

Secondo dati recentemente pubblicati dall’ufficio statistico dell’UE Eurostat, il tasso di disoccupazione nella zona euro è sceso di un decimo di punto percentuale nel mese di novembre 2023, raggiungendo il 6,4%. Questo dato rappresenta il minimo storico per la disoccupazione nell’area.

Nell’Unione Europea nel suo complesso, la disoccupazione si è invece attestata al 5,9% nel mese di novembre, registrando un decimo di punto percentuale in meno rispetto al mese precedente.

Secondo le stime di Eurostat, a novembre nella UE erano disoccupati 12,9 milioni di persone, di cui 10,9 milioni nei Paesi della zona euro. Questo rappresenta un calo della disoccupazione in termini assoluti di 144.000 persone nei 27 Stati dell’UE e di 99.000 nell’area dell’euro.

La Spagna si conferma come lo Stato membro dell’UE con il tasso di disoccupazione più alto, con l’11,9% (un decimo in meno), seguita da Grecia (9,4%), Svezia (7,9%), Finlandia (7,6%), Italia (7,5%) e Francia (7,3%). Dall’altro lato, i Paesi con i tassi di disoccupazione più bassi sono stati la Repubblica Ceca (2,4%), Malta (2,5%), Polonia (2,8%), Germania (3,1%), Paesi Bassi (3,5%) e Ungheria (4,1%).

Per quanto riguarda la popolazione giovane di età inferiore ai 25 anni, il tasso di disoccupazione nell’UE e nell’area dell’euro si è attestato al 14,5% a novembre. In totale, quindi, erano disoccupati 2,8 milioni di giovani europei, di cui 2,3 milioni provenienti dai Paesi dell’area dell’euro.

Nella ripartizione per genere, la disoccupazione femminile nell’UE è scesa di un decimo di punto percentuale, mentre quella maschile è rimasta stabile. Nell’area dell’euro, il tasso di disoccupazione femminile si è attestato al 6,8%, in calo di un decimo di punto percentuale, mentre quello maschile è passato dal 6,2% al 6,1%.

A seguito di questi dati, l’euro è sceso a 1,0918 dollari, mentre la Banca centrale europea (BCE) ha fissato il tasso di cambio di riferimento dell’euro a 1,0940 dollari.

La giornata è stata segnata anche dalla decisione della Banca Mondiale di mantenere le previsioni di crescita globale al 2,4% per il 2024, ma di abbassare di tre decimi di punto percentuale le previsioni per il 2025, portandole al 2,7%, a causa del calo del commercio mondiale, degli alti tassi di interesse e dell’instabilità geopolitica.

In conclusione, i dati sulla disoccupazione nella zona euro e nell’UE sono incoraggianti, con un calo significativo rispetto ai mesi precedenti. Tuttavia, è importante monitorare da vicino l’evoluzione della situazione economica globale per comprendere appieno le implicazioni di questi dati.

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