Eurostat inflazione Eurozona al 2,8% a gennaio
Secondo i dati preliminari dell’Ufficio Statistico Europeo (EUROSTAT), l’inflazione nell’Eurozona è scesa al 2,8% a gennaio. Nonostante questo calo, il dato risulta essere inferiore rispetto alle aspettative degli analisti.
Nel dettaglio, l’inflazione tendenziale è diminuita rispetto al +2,9% del mese precedente e al +2,7% del consensus. Inoltre, i prezzi al consumo hanno registrato un decremento dello 0,4% su base mensile, rispetto al +0,2% del mese precedente.
L’inflazione core, che esclude energia, cibo e tabacchi, è stata stimata al 3,3%, in calo rispetto al 3,4% del mese precedente e al +3,2% del consensus.
Anche l’inflazione armonizzata, escludendo le componenti cibo ed energia, è prevista in frenata al 3,6%, rispetto al +3,9% del mese precedente.
Questi dati indicano una certa stabilità dell’inflazione nell’Eurozona, nonostante i cali registrati. Tuttavia, resta importante monitorare l’andamento dei prezzi al consumo, in quanto l’inflazione ha un impatto significativo sull’economia e sulle politiche monetarie adottate dalle istituzioni europee.
In un contesto di incertezza economica globale, determinata dalla persistente pandemia da COVID-19 e dalle conseguenti misure di restrizione, è fondamentale seguire da vicino l’evoluzione dell’inflazione e adottare eventuali provvedimenti per garantire la stabilità dei prezzi e il benessere dei cittadini.
La pubblicazione dei dati definitivi sull’inflazione in Eurozona potrà fornire ulteriori spunti di analisi e approfondimento sull’andamento dell’economia nell’area dell’euro e sulle prospettive future.
– Ufficio statistico europeo (EUROSTAT)
– Inflazione core – che esclude energia, cibo e tabacchi
– Inflazione armonizzata, escluse le componenti cibo ed energia
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