Fava nuovo presidente dell’Inps. Bonus mamme primo nodo
Il Consiglio dei ministri ha recentemente approvato le nomine di Gabriele Fava come presidente dell’Inps e di Fabrizio D’Ascenzo come presidente dell’Inail. Tuttavia, il nuovo presidente dell’Inps ha subito dovuto affrontare una questione urgente: il mancato pagamento del bonus mamme a gennaio, che coinvolge circa 700mila lavoratrici.
Il bonus mamme prevede l’esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali a carico del lavoratore dipendente a tempo indeterminato per le mamme con almeno due figli, nel limite massimo di 3mila euro l’anno per tre anni. Questa misura è stata oggetto di ritardi e il neopresidente si è impegnato a garantire il pagamento retroattivo delle somme dovute.
Inoltre, la proroga al 2024 dell’esonero parziale dal versamento dei contributi previdenziali per lavoratori con retribuzione fino a 35mila euro ha complicato ulteriormente la situazione. L’Ufficio parlamentare di bilancio ha calcolato che, al netto delle imposte, il beneficio per le mamme con almeno due figli nel 2024 sarà di circa 1.700 euro, divisi per 12 mesi corrispondono a 141 euro al mese.
Le reazioni politiche non si sono fatte attendere, con diverse parlamentari del Pd che hanno criticato il governo per i ritardi e le complicazioni legate al pagamento del bonus mamme. Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo dem al Senato, ha accusato il governo Meloni di pasticci, mentre altre deputate hanno evidenziato la mancanza di capacità nell’amministrazione della misura.
In conclusione, la gestione del bonus mamme sta rivelando difficoltà operative e ritardi che stanno creando disagi per le lavoratrici beneficiarie. La chiarezza e la tempestività nel garantire il rispetto delle normative e il pagamento dei benefici sono fondamentali per il buon funzionamento di queste misure di sostegno alle famiglie.
– bonus mamme
– Gabriele Fava
– Fabrizio D’Ascenzo
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