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Friuli Venezia Giulia Regione Autonoma

L’assessore al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen, ha recentemente espresso la sua preoccupazione per le criticità che ancora affliggono l’occupazione femminile e giovanile nella regione del Friuli Venezia Giulia. Durante l’evento “Lo stato della parità di genere in Friuli Venezia Giulia”, è stata presentata la relazione della consigliera regionale di parità, Anna Limpido, che ha evidenziato alcune sfide ancora da affrontare.

Rosolen ha sottolineato che l’Amministrazione regionale sta lavorando per migliorare la qualità occupazionale delle donne e dei giovani, attraverso interventi mirati e l’impiego di risorse regionali e del Fondo sociale europeo. L’obiettivo è incentivare l’ingresso e la permanenza nel mercato del lavoro di queste fasce della popolazione.

Le iniziative messe in atto riguardano incentivi alle assunzioni stabili per donne e giovani, la conciliazione tempi di vita/lavoro, il potenziamento degli strumenti di politica attiva, il sostegno all’accesso al nido per le famiglie più fragili, le misure della Dote famiglia, i contributi per lo sviluppo di misure di welfare aziendale, la promozione dell’imprenditorialità femminile e della regolarizzazione del lavoro domestico.

Secondo i dati presentati durante l’evento, in Friuli Venezia Giulia è aumentata sia la partecipazione delle donne al mercato del lavoro che il tasso di occupazione. Tuttavia, persistono ancora criticità. Ad esempio, si registra una quota inferiore di assunzioni a tempo indeterminato per giovani e donne, e esistono disparità salariali, con il reddito annuo lordo della componente maschile che è di circa 8mila euro superiore a quello femminile.

L’assessore ha riconosciuto che, nonostante le opportunità presenti nella regione, esistono ancora divari e problemi significativi che necessitano di interventi mirati. Per questo motivo, l’Amministrazione regionale sta lavorando alla predisposizione di una nuova legge sul welfare territoriale che punta a rendere più attrattivo il Friuli Venezia Giulia, incentivando le società benefit, la certificazione della parità di genere a livello aziendale e la contrattazione collettiva territoriale.

Rosolen ha sottolineato che il coinvolgimento di diverse parti interessate è necessario per generare effetti positivi. Oltre all’importante ruolo che la Regione svolge con misure di welfare per potenziare la qualità occupazionale, anche le parti sociali, datoriali e le singole aziende hanno un ruolo cruciale nel modificare il proprio approccio per generare benessere e attrattività per i lavoratori del Friuli Venezia Giulia.

In conclusione, l’articolo mette in evidenza l’impegno dell’Amministrazione regionale nel promuovere l’occupazione femminile e giovanile, e l’importanza di un approccio sistematico e trasversale per ottenere risultati efficaci.

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