Le quotazioni del petrolio hanno chiuso in negativo anche ieri, fermandosi a 73,8 dollari, con un calo del 2,7%. Questo andamento ha influenzato anche Wall Street, la piazza azionaria americana, che però ha chiuso in positivo. Il Dow Jones e l’S&P500 sono saliti rispettivamente dello 0,97% e dell’1,25%, mentre il Nasdaq Composite si è fermato a 15.361,64 punti, in rialzo dell’1,3%.
Negli Stati Uniti, i dati macro e societari hanno mostrato un quadro eterogeneo. Si segnala il report sull’occupazione di gennaio, che dovrebbe mostrare un tasso di disoccupazione invariato al 3,7%. Il numero di nuovi occupati nel settore non agricolo è atteso in frenata da 216mila a 177mila unità, mentre la retribuzione media oraria dovrebbe mostrare una variazione positiva dello 0,3%. Inoltre, si prevede un aumento del dato finale della fiducia Michigan a gennaio e degli ordini all’industria di dicembre.
Quanto ai risultati trimestrali delle aziende statunitensi, si attendono i dati di Abbvie, Cigna Corp., Chevron ed Exxon Mobil, che potrebbero influenzare i mercati.
In Europa, si guarderà alla Francia, dove sarà reso noto il dato relativo alla produzione industriale che a dicembre dovrebbe salire dello 0,2% dopo il rialzo dello 0,5% precedente.
A Piazza Affari, il focus è sui risultati preliminari dell’esercizio 2023 di Cy4gate e sulle performance di Stellantis nel mercato dell’auto italiano. Quest’ultimo ha registrato un aumento delle immatricolazioni del 10,61% a gennaio, e il gruppo italo-americano ha performato meglio del mercato, con vendite in crescita del 13,1% e una quota di mercato pari al 34,65%.
In conclusione, è evidente come i mercati finanziari siano influenzati da una molteplicità di fattori, sia macroeconomici che societari, e gli investitori dovranno tenere d’occhio attentamente tutte queste variabili per prendere decisioni consapevoli sulle proprie posizioni finanziarie.
– Petrolio
– Wall Street
– Risultati trimestrali USA
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