Inflazione, target per né sopra né sotto Lane
La BCE e l’inflazione: le parole di Philip Lane
Philip Lane, capo economista della Banca Centrale Europea, ha recentemente tenuto un discorso all’Istituto Einaudi per l’economia e la finanza a Roma, in cui ha espresso la posizione della BCE sull’obiettivo di inflazione e sulle prospettive economiche future.
La BCE ha ridefinito l’obiettivo di inflazione al “2% simmetrico”, ossia la Banca Centrale guarda con la stessa attenzione al rischio che l’inflazione finisca sotto questa soglia e a quello che stia sopra. Questo cambiamento è avvenuto con una revisione della strategia della BCE alcuni anni fa.
Secondo Lane, l’obiettivo della BCE è fare in modo che il calo dell’inflazione al target avvenga in maniera “sostenibile”. Questo significa che l’istituzione europea si sta concentrando non solo sulla quantità di inflazione, ma anche sulla qualità e sulla sua durata nel tempo.
Le ultime stime della BCE indicano che l’inflazione media nell’area euro è prevista di raggiungere l’obiettivo attorno al 2025 e 2026. Tuttavia, Lane ha sottolineato che resta da verificare quanto della stretta monetaria già operata dalla BCE debba ancora trasmettersi all’economia reale. L’attesa dell’istituzione è che questo si completi quest’anno e che “non ci sarà un ulteriore inasprimento monetario nel 2025”.
Inoltre, Lane ha commentato gli attacchi dei guerriglieri Houthi alle navi nel Mar Rosso, sottolineando che sebbene abbiano causato un calo del traffico marittimo nel Canale di Suez e un aumento della rotta che doppia il Capo di Buona Speranza, l’impatto su prezzi al consumo nell’area euro e sul petrolio è stato limitato.
Le parole di Philip Lane riflettono la costante attenzione della BCE sull’inflazione e sull’andamento dell’economia europea, e forniscono importanti indicazioni sulle prospettive future della politica monetaria dell’istituzione.
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