Jobs Act licenziamenti disciplinati non illegittimi
La Corte Costituzionale ha emesso una sentenza, la n. 7 del 22 gennaio 2024, riguardante la questione di legittimità costituzionale degli articoli 3, c. 1, e 10 del D.Lgs. 23/2015, inerenti all’introduzione del contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio, in attuazione della legge di delega 183/2014 (Jobs Act).
La decisione della Corte riguarda in particolare la disciplina dei licenziamenti collettivi e le conseguenze della violazione dei criteri di scelta dei lavoratori in esubero. Si è stabilita una tutela indennitaria per compensare il danno subito dal lavoratore, senza più la possibilità di reintegra nel posto di lavoro, in linea con l’ipotesi del licenziamento per giustificato motivo oggettivo.
La legge di delega aveva escluso la reintegrazione per i “licenziamenti economici” di lavoratori assunti con contratti a tutele crescenti a partire dal 7 marzo 2015, e aveva previsto un indennizzo economico, riservando il diritto alla reintegrazione solo per licenziamenti nulli, discriminatori e specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificato.
La Corte ha respinto le censure avanzate, sostenendo che il riferimento ai “licenziamenti economici” nella legge di delega riguardasse sia quelli individuali che quelli collettivi, escludendo la violazione dei criteri direttivi della legge stessa. Inoltre, la Corte ha stabilito che il riferimento temporale alla data di assunzione permette di differenziare le situazioni, giustificando la diversa applicazione della disciplina dei licenziamenti tra lavoratori “anziani” e “giovani”.
La Corte ha anche dichiarato che la tutela indennitaria prevista non è inadeguata e ha segnalato al legislatore la necessità di una revisione complessiva della materia, al fine di ridurre le disparità tra i regimi applicabili ai diversi datori di lavoro e rafforzare la funzione dissuasiva dei rimedi previsti per le diverse fattispecie.
In conclusione, la sentenza della Corte Costituzionale ha confermato la legittimità degli articoli in questione, fornendo delle fondamenta legali per la disciplina dei licenziamenti e la tutela dei lavoratori, seppur con alcuni suggerimenti per un futuro intervento legislativo.
– Corte costituzionale
– Legge di delega
– Jobs Act
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