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Lezione americana all’economia UE l’analisi di Zecchini – Formiche.net

Gli Stati Uniti e l’Europa: confronto tra le dinamiche economiche attuali

Gli Stati Uniti sembrano essere riusciti in un’impresa difficile: coniugare il rientro dall’alta inflazione con la crescita dell’economia. Con una crescita del Pil a un tasso del 3,1% nel corso dell’anno passato e un tasso di disoccupazione tra i più bassi, l’America ha dimostrato una notevole resilienza economica. D’altra parte, l’Europa sta affrontando sfide economiche diverse, con un modesto 0,1% di crescita nel quarto trimestre e un tasso di disoccupazione del 6,4%.

Una delle principali differenze tra le due regioni riguarda il costo del lavoro e la produttività. Negli Stati Uniti, l’aumento del costo del lavoro è stato in parte compensato dall’avanzare della produttività, mentre nell’area dell’euro il rincaro del costo del lavoro è risultato superiore e l’andamento della produttività è stato meno favorevole.

Le politiche economiche adottate dalle due aree mostrano anche differenze significative. Negli Stati Uniti, l’uscita dall’eccesso di accomodamento monetario è stata avviata in anticipo rispetto a quella della Bce e portata avanti con decisione, con un’impennata della spesa pubblica in disavanzo per stimolare la crescita. Al contrario, in Europa il ritorno a politiche di bilancio più restrittive ha portato a un restringimento dei disavanzi e un contenimento del debito pubblico.

Il contesto in cui l’economia europea si è trovata a operare è stato notevolmente peggiore rispetto a quello degli Stati Uniti, con le guerre scoppiate nei quadranti europeo e medio orientale che hanno avuto un impatto particolarmente negativo sull’Europa a livello di mercati e approvvigionamenti. Inoltre, la crescita demografica negli Stati Uniti supera di molto quella europea, fornendo agli americani un impulso all’espansione della produzione più intenso.

L’esperienza americana si è rivelata più efficace in entrambi i piani, macroeconomico e strutturale, mentre l’Europa ha mostrato una minore incisività nelle sue politiche economiche. Anche nell’area dell’euro, il freno monetario si è accompagnato a un temperamento della politica di spesa pubblica, ma le misure adottate non hanno avuto l’incisività vista finora in America.

Questa divergenza di prospettive tra America ed Europa solleva domande sulle politiche economiche e strutturali adottate dalle due regioni, così come sulle sfide e opportunità che si presentano nell’attuale contesto economico globale. Inoltre, l’articolo sottolinea la necessità per l’Europa di affrontare il rischio di una deriva verso un prolungato smorzamento della crescita, e la strada difficile che si presenta nel tentativo di seguire l’esempio americano.

In definitiva, il confronto tra le dinamiche economiche attuali negli Stati Uniti e in Europa mette in evidenza l’importanza delle politiche economiche e strutturali nel determinare la resilienza e la crescita delle rispettive economie.

– economia americana
– inflazione
– crescita del Pil


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