Maltrattamenti nella convivenza di giovani immaturi
La Corte di Cassazione ha affrontato la questione relativa alla configurabilità del reato di maltrattamenti in famiglia anche in presenza di un rapporto di convivenza di breve durata, instabile e anomalo, sempre che sia sorta una prospettiva di stabilità e un’attesa di reciproca solidarietà. La sentenza in questione risale al 24 gennaio 2024, n. 3023.
La sentenza prende in esame la vicenda di una coppia di giovani legati sentimentalmente, ma vittima di una situazione conflittuale, caratterizzata da atti di maltrattamento da parte dell’uomo nei confronti della ragazza. La Corte d’Appello aveva già confermato la condanna del giovane in relazione al reato di maltrattamenti ai danni della convivente.
La difesa aveva proposto ricorso per Cassazione, sostenendo che la relazione, essendo tra soggetti giovani e immaturi, non poteva configurare il requisito della convivenza intesa come coabitazione connotata da duratura consuetudine di vita comune. Tuttavia, la Cassazione ha disatteso questa tesi, sottolineando la fallacia delle argomentazioni difensive, in quanto emergenza processuale aveva descritto diversi periodi di convivenza della vittima con l’imputato, connotati da episodi di violenza.
La giurisprudenza consolidata richiede soltanto che si tratti di un rapporto tendenzialmente stabile, sia pure naturale e di fatto, instaurato tra due persone con legami di reciproca assistenza e protezione. Il reato è quindi configurabile anche in caso di convivenza di breve durata, instabile e anomala, purché sia sorta una prospettiva di stabilità e un’attesa di reciproca solidarietà.
In sintesi, la sentenza della Cassazione del 24 gennaio 2024 riconosce la possibilità di configurare il reato di maltrattamenti in famiglia anche in relazioni sentimentali tra giovani immaturi, caratterizzate da una stabilità temporale, purché siano presenti elementi di convivenza e prospettive di reciproca solidarietà.
Riferimenti normativi di questa sentenza possono essere trovati nell’art. 572 del codice penale.
In definitiva, la sentenza della Cassazione del 24 gennaio 2024 apre un interessante dibattito sulla definizione di convivenza e stabilità in relazione al reato di maltrattamenti in famiglia, contribuendo a delineare i confini legali di questo delicato e importante ambito giuridico.
– soggetti giovani e immaturi
– inidonea a concretare il requisito della convivenza
– famiglia di fatto
Film e serie TV Gratis con Amazon Prime
FIGN