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Pensioni futuro catastrofico per i giovani, simulazioni Cgil

Il futuro delle pensioni in Italia sembra piuttosto cupo, soprattutto per i giovani. Secondo il recente rapporto dell’Ufficio Previdenza della Cgil, i giovani andranno in pensione con un assegno risicato dopo anni di precariato e stipendi bassi. La situazione è peggiorata ulteriormente con le ultime riforme del governo Meloni, che hanno aumentato i requisiti di accesso alla pensione anticipata e reso praticamente impossibile per i giovani accedervi.

Il rapporto evidenzia un crescente divario tra la crescita dei salari e la soglia minima per l’accesso alla pensione nel sistema contributivo. Mentre i salari sono cresciuti del +4,4%, la soglia per l’accesso alla pensione è aumentata del +13,5%, generando una perdita significativa di potere d’acquisto. Inoltre, le nuove regole hanno reso l’accesso alla pensione anticipata virtualmente impossibile per i giovani con salari bassi.

Il rapporto fa alcune simulazioni per illustrare la situazione. Un’operaia delle pulizie con uno stipendio mensile di 600 euro non potrà andare in pensione prima dei 71 anni, mentre un lavoratore con uno stipendio annuo di 60.000 euro potrà accedere alla pensione anticipata a 64 anni. Questo dimostra come i giovani con stipendi bassi siano penalizzati in modo significativo nel sistema pensionistico attuale.

La segretaria confederale della Cgil, Lara Ghiglione, sottolinea come i giovani siano i più penalizzati, non solo a causa del precariato e dei salari bassi, ma anche a livello previdenziale. Il sistema pensionistico contributivo rende praticamente impossibile per i giovani accedere alla pensione anticipata, e la situazione potrebbe peggiorare considerando l’inverno demografico attuale in Italia.

La dirigente Cgil critica aspramente il governo Meloni per la sua gestione del sistema pensionistico, sottolineando come le riforme abbiano penalizzato tutti, compresi i giovani e le donne. Secondo i dati dell’Inps, le donne hanno una pensione più bassa del 30% rispetto agli uomini, evidenziando ulteriori disparità nel sistema.

In conclusione, il rapporto della Cgil mette in luce una situazione preoccupante per il futuro delle pensioni in Italia, soprattutto per i giovani. Le riforme attuate dal governo sembrano aver peggiorato la situazione, penalizzando in particolare coloro con salari bassi e con carriere lavorative precarie. Resta da vedere quali saranno le prossime mosse per affrontare questa sfida e garantire una pensione dignitosa per tutti i cittadini.

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