Pensioni nel territorio 117.174
Il territorio cremonese conta un numero significativo di pensionati, con più di 4 abitanti su 10 che godono di prestazioni pensionistiche. Secondo i dati di settembre 2023, la provincia conta ben 117.174 pensioni erogate, comprendendo sia pensioni private, autonome che prestazioni assistenziali. Questo numero sale a 143.770 includendo le prestazioni per dipendenti pubblici.
Mimmo Palmieri, Segretario Generale dello Spi Cgil, ha sottolineato l’importanza di questi dati demografici, con il 41% dei cremonesi in pensione. Tuttavia, le preoccupazioni aumentano quando si analizza la qualità delle pensioni erogate. Si apprende infatti che il 65% delle pensioni ammonta a meno di 1000€, mentre sono solo 17.048 le pensioni che superano i 2280€ lordi.
Il divario di genere è un’altra grande criticità, con gli uomini che percepiscono un importo di erogazione medio di 1514,28 euro contro gli 833,38€ delle donne. Palmieri ha sottolineato l’importanza di combattere le discriminazioni di genere e ha evidenziato il ruolo della Cgil e dello Spi nel coordinamento di iniziative e proposte per garantire trattamenti dignitosi ed equi per tutti i pensionati, indipendentemente dal genere.
A livello nazionale, la CGIL ha proposto una riforma delle pensioni per garantire trattamenti dignitosi ed equi, rapportati al costo della vita. Tra le richieste figurano la flessibilità in uscita con 62 anni di età o 41 di contributi, la garanzia per giovani, precari e discontinui, il riconoscimento del valore dei lavori gravosi e precoci e l’eliminazione definitiva delle differenze di genere. Si evidenzia inoltre l’importanza di garantire il potere di acquisto di chi ha lavorato una vita e oggi rischia di non arrivare a fine mese.
In conclusione, i dati sulle pensioni nella provincia di Cremona sollevano importanti tematiche relative alla qualità e alle disuguaglianze delle prestazioni pensionistiche. Sono necessarie azioni e proposte concrete per garantire un trattamento equo e dignitoso per tutti i pensionati, senza distinzioni di genere e in sintonia con le reali esigenze economiche dei beneficiari.
– pensioni private
– prestazioni assistenziali
– distribuzione del reddito
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