Riduci gli aiuti nella busta paga del 2024
Quest’anno, i lavoratori dipendenti con redditi bassi e non solo possono beneficiare di alcuni aiuti in busta paga. A partire dallo sconto dei contributi previdenziali a carico delle madri lavoratici, il cosiddetto Bonus mamme lavoratrici, fino alla riforma dell’Irpef, sono diverse le misure e gli interventi che puntano ad aiutare i contribuenti.
Almeno per il 2024, sono state attivate e confermate diverse misure. Alcune di queste, non si sa se verranno prorogate e confermate anche il prossimo anno e, si pensa, rimarranno in vigore solo quest’anno.
Nel testo, andiamo a vedere quali sono tutti gli aiuti in busta paga attivi quest’anno.
Quali sono gli aiuti in busta paga 2024?
Per il 2024, sono stati introdotti e confermati, seppur con modifiche, alcuni aiuti in busta paga per sostenere i lavoratori dipendenti, del settore pubblico e del settore privato. Dalla riforma dell’Iperf, agli sconti dei contributi previdenziali, fino ai fringe benefit.
Si tratta solo alcuni dei provvedimenti che puntano ad aumentare le buste paga dei lavoratori. Una delle principali misure è il taglio del cuneo fiscale, rifinanziato anche per 2024.
Prevede lo sconto di:
• 7 punti percentuali per i lavoratori con retribuzione fino a 25.000 euro;
• 6 punti percentuali per chi guadagna tra 25.000 euro e 35.000 euro.
Ci sono novità anche per i lavoratori del comparto turistico, di cui parleremo più approfonditamente in seguito.
Confermata anche l’imposta sostitutiva del 5%, che si applica sui premi di produttività collettivi.
Sempre a quest’anno è limitata la deduzione del 120% del costo del lavoro sull’incremento dell’occupazione per chi assume lavoratori a tempo indeterminato.
Sconto dei contributi previdenziali e fringe benefit
Una delle misure più importanti è lo sconto dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri di due o più figli. Si tratta del più che noto Bonus mamme lavoratrici, introdotto dalla Legge di Bilancio del 2024 e applicato dalla mensilità di febbraio con il recupero degli arretrati.
Nuove regole sui fringe benefit. Sono cambiate, per il 2024, le soglie di non impunibilità. In sostanza, è possibile detassare le liberalità erogate ai dipendenti, fino a 2000 euro per i lavoratori con figli fiscalmente a carico e a 1000 euro per i lavoratori senza figli a carico.
Ci sono anche altre misure per i genitori. Quest’anno, è previsto anche l’incremento fino all’80% dell’indennità per il secondo mese di congedo parentale facoltativo. Per il 2025, invece, l’indennità è destinata a scendere al 60%, rimanendo comunque indennizzato all’80% il primo mese.
Cosa cambia in busta paga con la riforma dell’Irpef
La riforma dell’Irpef, con il passaggio a tre aliquote e scaglioni, dovrebbe portare benefici nelle buste paga dei lavoratori. Come cambia?
Aliquota del 23%, per redditi fino a 28.000 euro;
Aliquota del 35%, per redditi tra 28.001 euro e 50.000 euro;
Aliquota del 43%, per redditi oltre 50.001 euro.
Sulla riforma dell’Irpef sono arrivate le istruzioni dell’Agenzia delle entrate.
Qual è l’imposta dovuta? In base agli scaglioni, l’imposta dovuta è la seguente:
1° scaglione, 23% sul reddito;
2° scaglione, 6.440 euro + 35% sul reddito che supera i 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
3° scaglione, 14.140 euro + 43% sul reddito che supera i 50.000 euro.
Con la riforma dell’Irpef e la conseguente riduzione degli scaglioni e aliquote, cambia anche il calcolo delle detrazioni spettanti ai contribuenti titolari di un rapporto di lavoro dipendente.
La riforma prevede l’estensione della no tax area ai redditi fino a 8500 euro, equiparandoli a quelli già in vigore per i pensionati.
Cosa cambia per i redditi alti? Per i redditi superiori al limite per rientrare nella no tax area, si deve seguire il seguente criterio di calcolo:
Fino a 15.000 euro, detrazione di 1.955 (non inferiore a 690 o, se a tempo determinato, non inferiore a 1.380);
Reddito tra 15.000 euro e fino a 28.000 euro, detrazione 1.910 + 1.190 x [(28.000 – reddito) / (28.000 – 15.000)];
Reddito tra 28.000 euro e fino a 50.000 euro, detrazione 1.910 x [(50.000 – reddito) / (50.000 – 28.000)];
Reddito superiore a 50.000 euro, nessuna detrazione spettante.
Cosa cambia nel comparto turistico
La legge di Bilancio del 2024 ha rinnovato, fino al mese di giugno, la detassazione degli straordinari e del lavoro notturno.
Ricordiamo che la misura era stata prevista del Decreto Lavoro, per il periodo dal 1° giugno al 21 settembre 2023. La manovra finanziaria, oltre a rinnovare la misura, ha anche esteso la platea di beneficiari ai lavoratori degli esercizi di somministrazione e ristorazione, che si vanno ad aggiungere ai lavoratori impiegati nel comparto turistico, ricettivo e termale.
In cosa consiste la misura? Si tratta di un trattamento integrativo speciale, esente da tassazione e contribuzione. È pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte dal datore di lavoro per le prestazioni di lavoro notturno e per il lavoro straordinario festivo.
In conclusione, le misure e gli aiuti in busta paga attivi nel 2024 sono varie e mirano a sostenere i lavoratori dipendenti con diverse tipologie di interventi, dal taglio del cuneo fiscale alla riforma dell’Irpef, fino alle detassazioni e agli incrementi delle indennità per i genitori. Resta da vedere se alcune di queste misure verranno prorogate anche per il prossimo anno, ma per il momento, sono confermate e attive per il 2024.
– Aiuti in busta paga
– Aumentare le buste paga
– Sconto dei contributi previdenziali
Film e serie TV Gratis con Amazon Prime
FIGN