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Saluto romano, a rischio apologia fascismo se riorganizzazione è concreta

La contestata violazione della legge Scelba

La decisione delle Sezioni Unite della Cassazione di contestare il Saluto Romano in base all’articolo 5 della legge Scelba ha sollevato diverse questioni giuridiche e ha generato un nuovo processo di Appello per otto militanti di estrema destra. Secondo la Cassazione, il gesto del Saluto Romano può integrare il concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista, come previsto dalla legge del 1952. La sentenza ha quindi messo in discussione l’assoluzione in primo grado dei militanti, portando alla condanna da parte della Corte d’Appello nel 2022.

La complessità della situazione legale

La situazione si presenta complessa, poiché la violazione del divieto di rifondare il partito fascista è difficile da dimostrare. Inoltre, la legge Mancino del 1993 vieta le manifestazioni esteriori proprie di movimenti portatori di idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, offrendo un altro punto di vista legale da considerare. La Cassazione ha chiarito che entrambi i delitti possono concorrere materialmente e formalmente in presenza dei presupposti di legge, portando a una valutazione molto accurata delle circostanze del caso.

Le informazioni provvisorie dalla Cassazione

Le informazioni provvisorie rilasciate dalla Cassazione indicano che il Saluto Romano, denominato anche “chiamata del presente”, integra il delitto previsto dall’articolo 5 della legge Scelba, se è idoneo a integrare il concreto pericolo di riorganizzazione del partito fascista. Inoltre, sotto determinate condizioni, può configurarsi anche la violazione della legge Mancino, che vieta le manifestazioni esteriori di organizzazioni con fini discriminatori o violenti.

I difensori degli imputati

Gli avvocati difensori degli imputati esprimono ottimismo riguardo all’appello-bis, sottolineando che il Saluto Romano non costituisce un reato se non c’è reale e concreto pericolo di ricostituzione del partito fascista. Inoltre, ritengono che il gesto non sia sussumibile nelle fattispecie ipotizzate dalla legge Mancino, dal momento che non ha i requisiti della riorganizzazione né della discriminazione.

Reazioni dalla presidenza del Senato

Dalla presidenza del Senato, si fa sapere che il presidente non interverrà nuovamente in merito al pronunciamento della Cassazione, limitandosi a dichiarare che la decisione si commenta da sola.

Entro secondo articolo la tua richiesta.

– Saluto romano
– Legge Scelba
– Legge Mancino


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