Vendite banche Ftse Mib dopo cattive notizie USA
Le banche europee e italiane hanno chiuso la seduta odierna in ribasso, nonostante alcune indicazioni leggermente positive dal mercato obbligazionario. In particolare, i titoli del settore bancario hanno mostrato una maggiore debolezza rispetto al Ftse Mib.
Banca Monte Paschi ha registrato il ribasso maggiore, scivolando del 3,42%, seguita da Unicredit e Intesa Sanpaolo, entrambe in calo rispettivamente del 2,41% e del 2,1%. Mediobanca e Banco BPM hanno riportato una flessione dell’1,75% e dell’1,3%, mentre Bper Banca si è difesa con un calo più contenuto dello 0,8%.
Nonostante lo Spread BTP-Bund si sia ristretto leggermente e i tassi dei BTP siano diminuiti, i bancari non hanno beneficiato delle indicazioni positive dal mercato obbligazionario. Inoltre, le cattive notizie arrivate dagli Stati Uniti, in particolare il crollo verticale di New York Community Bancorp, hanno influenzato negativamente l’andamento dei titoli bancari a Piazza Affari.
Secondo gli analisti di Equita SIM, le ragioni alla base della debolezza del settore bancario sono legate principalmente a fattori specifici delle singole banche. Ad esempio, il crollo di New York Community Bancorp è dovuto a risultati nettamente sotto le attese, un significativo taglio del dividendo e una debole guidance su net interest income per il 2024.
Le ultime novità dalla Fed hanno portato i mercati a ricalibrare le aspettative riguardo ai tagli dei tassi, spostando leggermente più avanti la tempistica della prima sforbiciata. Tuttavia, gli analisti ritengono che le banche europee e italiane siano più solide e capitalizzate rispetto al passato.
In conclusione, nonostante le difficoltà attuali del settore bancario, ci sono segnali di solidità e stabilità per le banche europee e italiane, e il mercato sembra essere in grado di adattarsi alle sfide attuali.
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